Vuoi la residenza? Fai il test di britannicità

Babbo Natale vive al Polo Nord:è utile saperlo se si vuole ottenere il permesso di residenza in Gran Bretagna. La domanda su dove risiede Santa Claus fa parte del test di cittadinanza,l’esame di “britannicità”che da ieri è obbligatorio non solo per chi vuole il passaporto britannico ma anche per chi ambisce alla residenza permanente nel Regno Unito. Ogni domanda ha tre possibili risposte e in questo caso l’opzione Cil Polo Nord è quella giusta, A (Lapponia) e B (Islanda)sono errate.

Il test di cittadinanza è obbligatorio dal novembre 2005 per tutti gli stranieri che vogliono diventare cittadini britannici e da allora oltre 200mila persone lo hanno superato. Da ieri, l’obbligo di superare iltest è stato esteso anche a chi ( cittadini Ue compresi) chiede un visto di soggiorno illimitato. La ragione, secondo il sottosegretario all’Immigrazione Liam Byrne, è«promuovere l’integrazione ».

Il candidato,che deve avere già dimostrato
di avere una buona conoscenza della lingua inglese, deve rispondere a 24 domande in 45 minuti, al computer: entro poche ore saprà se ha passato il test o no. Chi risponde correttamente a 18 domande su 24 è promosso,mentre i bocciati possono ripresentarsi più volte, anche se le autorità consigliano di«impegnarsi al massimo per evitare di sprecare soldi ». Ogni prova infatti costa 34 sterline,mentre il libro necessario per prepararsi all’esame, Vita nel Regno Unito, costa 9,99 sterline.

Le domande spaziano dal serio, come le istituzioni e le leggi britanniche, al faceto. Serve sapere, ad esempio,che se in un classico pub inglese capita di rovesciare la “pinta” di birra di qualche malcapitato, è meglio offrirsi subito di comprargliene un’altra. Le alternative, asciugare la sua camicia inzuppata o fare a pugni fuori dal locale, sono risposte sbagliate. Oltre al bon ton, gli aspiranti cittadini o residenti devono essere informati sugli obblighi legali di chi possiede un cane e persino dei giorni in cui cadono gli onomastici dei quattro patroni di Scozia, Irlanda del Nord, Inghilterra e Galles:nell’ordine San Davide, San Patrizio,San Giorgio e Sant’Andrea.

Fonte:
Il Sole 24 Ore