Valensise Ambasciatore in Brasile
09/01/2009
ROMA – (m. ca.) In attesa di sistemare le caselle di altre capitali, compresa Bagdad, il Consiglio dei ministri ha varato ieri un pacchetto di nomine di diplomatici che tocca direttamente e indirettamente punti delicati degli organigrammi della Farnesina.
La prima di queste è la designazione di Michele Valensise, attuale capo del Servizio stampa del ministero, ad ambasciatore d’Italia a Brasilia al posto di Vincenzo Petrone, destinato ad avere un incarico di consigliere diplomatico della Confindustria.
Apprezzato dai dirigenti politici sia di centro-destra sia di centro-sinistra che si sono occupati del ministero nell’ultimo decennio, Valensise gestisce dal settembre 2001 uno dei centri nevralgici il cui ruolo è cresciuto. Tanto più da quell’11 settembre, il Servizio stampa è un ufficio che può concedersi poche pause perfino rispetto all’Unità di crisi.
Ministro plenipotenziario, 52 anni, Valensise arrivò a Brasilia già nel 1978. Fu la sua prima sede all’estero. Tra le successive, Beirut (1984-1987, durante la guerra civile) e la Bosnia Erzegovina (ambasciatore dal 1997 al 1999, primi anni della Forza di stabilizzazione).
Valensise rimarrà in carica fino ad autunno inoltrato.
Tra le ipotesi per dopo, una fase di reggenza del Servizio stampa da parte di un interno (oggi il numero due è Marco Claudio Vozzi) più il raccordo con il coordinamento della comunicazione in rodaggio, istituito da Franco Frattini e affidato ad Antonio Bettanini. Altra ipotesi, la nomina a capo di Alain Economides, ora vice direttore della Cooperazione allo sviluppo.
Tra le novità, Claudio Pacifico passa da ambasciatore in Libia a direttore generale per l’Asia, Enrico De Maio ambasciatore in Kenia, Ignazio Di Pace in Thailandia, Folco Gabrielli De Luca a Singapore, Giulio Prigioni a Vilnius.
Corriere della Sera
18/9/2004