Uno studio identifica più di 400 opportunità commerciali e di investimento in Italia [per il Brasile]

09/04/2024

Nel 2023 l’Italia è stata la 15ª destinazione delle esportazioni brasiliane e il 7º mercato di origine delle importazioni. Gli investimenti italiani in Brasile raggiungono il livello più alto dell’ultimo decennio

Dal team Comex do Brasil – pubblicato il 09/04/2024

Brasilia – L’Agenzia Brasiliana per la Promozione delle Esportazioni e degli Investimenti (ApexBrasil) ha pubblicato, l’08 aprile, il Profilo del commercio e degli investimenti – Italia, contenente dati e analisi sul flusso commerciale tra Brasile e Italia, tendenze degli investimenti, informazioni e opportunità di accesso al mercato individuato dall’Agenzia per le Esportazioni Brasiliane.

Con una delle più grandi economie del mondo e una posizione strategica nell’Unione Europea, l’Italia continua a svolgere un ruolo importante nelle relazioni commerciali e di investimento con il Brasile. Anche di fronte alle sfide economiche, le prospettive per le relazioni economiche tra i due paesi rimangono promettenti.

Nel 2023, l’Italia è stata la 15ª destinazione principale delle esportazioni brasiliane. Le vendite brasiliane nel Paese hanno raggiunto i 4,1 miliardi di dollari, con particolare attenzione a prodotti come caffè non tostato, cellulosa, farina di soia, semi di soia e oli di petrolio greggio, prodotti che insieme hanno rappresentato il 54% dell’intero valore esportato nell’ultimo anno.

La soia e le farine di soia hanno registrato una crescita media rispettivamente del 35,8% e del 40,3% nel periodo dal 2019 al 2023. Un altro prodotto importante nell’agenda delle esportazioni brasiliane è il caffè non torrefatto. Con tariffe a zero per accedere al mercato italiano, il Brasile è il principale fornitore di caffè non tostato all’Italia (quota 36,3%).

Il Profilo di Commercio e Investimento evidenzia anche le 429 opportunità commerciali identificate dalla Mappa delle Opportunità ApexBrasil per i prodotti brasiliani. Oltre ai prodotti che fanno già parte della lista di esportazione, ci sono opportunità anche per pietre preziose, medicinali, prodotti farmaceutici e bevande alcoliche.

Accesso al mercato

Gran parte delle importazioni italiane (76,6%) provengono da accordi commerciali. L’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione Mercosur – Unione Europea sarebbe essenziale per aumentare la competitività dei prodotti brasiliani nel blocco. Tuttavia, l’accordo è oggetto di impasse ambientali e di proteste da parte degli agricoltori europei.

È altrettanto importante che gli esportatori brasiliani siano a conoscenza della legge anti-deforestazione dell’Unione Europea, che entrerà in vigore nel gennaio 2025 e che vieta l’importazione di prodotti provenienti da aree deforestate dopo il 31 dicembre 2020. La regolarizzazione dovrà avvenire entro la fine di quest’anno, quando il blocco europeo inizierà a richiedere nuova documentazione.

Investimenti

Lo stock italiano di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Brasile è cresciuto in modo significativo nel 2022, raggiungendo i 21,1 miliardi di dollari. I settori dell’energia elettrica, delle telecomunicazioni, della logistica, dei servizi e del manifatturiero si distinguono come aree prioritarie per gli investimenti italiani. Grandi aziende italiane, come Enel, TIM, Grupo EcoRodovias e Calzedonia, continuano ad espandere le loro attività in Brasile, contribuendo alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro.

Dal 2013, l’Italia ha investito in 18 progetti infrastrutturali in Brasile, per un totale di oltre 4,3 miliardi di dollari. Inoltre, sono stati registrati 120 progetti greenfield e 30 annunci di fusioni e acquisizioni, che secondo le stime creeranno più di 12.000 posti di lavoro in Brasile durante questo periodo.

Fonte: Comex do Brasil con informazioni di Apex Brasil