Unipol a Bnl: «Vietato vendere in Argentina»
09/01/2009
Altolà alla cessione delle attività assiurative e previdenziali della Banca nazionale del lavoro (Bnl) in Argentina: Unipol ha dato mandato ai propri avvocati affinché inoltrino una diffida a Bnl contro l’operazione, ritenendola una violazione della passivity rule, negando quindi che una simile variazione di asset possa avvenire mentre l’istituto romano è oggetto dell’Opa Unipol da 4,5 miliardi.
Nella sua riunione di giovedì 17 novembre il consiglio d’amministrazione del gruppo assicurativo bolognese «ha dato mandato ai propri legali di inoltrare agli organi sociali e al direttore generale di Bnl una diffida a compiere ogni operazione da cui possa conseguire la finalizzazione di accordi volti alla dismissione delle attività di Bnl in Argentina, nel presupposto che tali operazioni comportino violazione della passivity rule». Lunedì 14 novembre il cda dell’istituto di Via Veneto aveva dato il via libera al direttore generale, Mario Girotti, per finalizzare l’operazione di dismissione di Bnl Argentina Inversiones: nel comunicato si specificava che l’advisor incaricato, Ubs, aveva selezionato le offerte massimizzando l’incasso possibile a 205 milioni di dollari e considerando una vendita “spezzatino”, vale a dire la cessione degli asset bancari a un offerente e quelli assicurativi a un altro. In lizza anche Generali, il gigante triestino delle assicurazioni che detiene l’8,6% di Bnl ed è secondo socio nel patto di sindacato dopo il Banco di Bilbao. Generali partecipa con una quota consistente a un consorzio di imprese anche assicurative argentine in ottima posizione per l’acquisizione.
Tempi lunghi per l’Isvap, Consorte da Fazio. E proseguono i passi formali sul cammino dell’Opa dopo che da fonti vicine all’operazione citate dall’agenzia Reuters si è venuto a sapere che si allungherebbero i tempi del via libera all’operazione da parte dell’Isvap, l’istituto che vigila sulle attività assicurative e che deve dare il proprio parere non vincolante alla Banca d’Italia. La compagnia assicurativa guidata da Giovanni Consorte deve far pervenire ulteriori documenti all’Autorità, mentre ha già inviato nuova documentazione a Palazzo Koch. «Il percorso è in discesa, ma la velocità è rallentata», ha detto la fonte a Reuters. Un percorso a ostacoli che ha costretto Unipol e le banche finanziatrici dell’Opa su Bnl a spostare al 30 dicembre, dal 20 novembre inizialmente previsto, il termine entro il quale gli istituti (Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank, Hvb, Nomura, Carige, Bper, Popolare di Vicenza e Lloyd Tsb) si impegnano a rilasciare la c ash confirmation, garanzia di esatto adempimento del pagamento del corrispettivo delle azioni Bnl che saranno apportate all’Opa. Forse anche per queste ragioni Consorte, si è recato venerdì mattina in Bankitalia per incontrare il governatore Antonio Fazio. L’incontro, tuttavia, giunge pochi giorni dopo la messa a punto da parte dell’Isvap e di Via Nazionale dell’accordo di coordinamento sui conglomerati finanziari.
Offerta da Scenario per Aurora. In una nota, inoltre, Unipol ha anche fatto sapere che l’aumento di capitale che si è svolto dal 7 all’11 novembre si è concluso con la sottoscrizione integrale delle azioni di nuova emissione (1.394.630.783, di cui 863.037.227 ordinarie e le altre privilegiate) per un controvalore di 2,598 miliardi «senza che si sia reso necessario l’intervento delle banche» del consorzio di garanzia. Unipol, poi, ha ricevuto da Scenario srl, società di emanazione del movimento cooperativo nazionale, una proposta irrevocabile di acquisto per il 9,99% di Aurora per 214,75 milioni di euro. L’offerta è valida fino al trentesimo giorno lavorativo successivo alla chiusura del periodo di adesione all’Opa su Bnl. La proposta irrevocabile di acquisto, analoga nei contenuti a quelle in precedenza ricevute da Finsoe, Kora e Ariete, consente a Unipol di ampliare la possibilità di scelta di nuovi partner in Aurora, fermo restando la volontà di cedere una quota non superiore al 35% del capitale della stessa.
Fonte:
Il Sole 24 Ore