Un contributo di 14 milioni per promuovere il made in Italy all’estero

09/01/2009

Più fondi per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese, radicare la presenza italiana sui mercati e sviluppare partnership tra imprese italiane ed estere. Come dire promuovere il made in Italy tramite la rete delle Camere di commercio all’estero che operano in una logica istituzionale di servizio diretto alle imprese.

In sintesi questi sono gli obiettivi del piano targato 2007 delle attività delle Camere di commercio italiane all’estero presentato a Roma dal ministro del Commercio estero Emma Bonino e dal presidente di Assocamerestero Edoardo Pollastri. Nel 2007 il contributo pubblico alle Camere di commercio che operano all’estero supererà i 14 milioni di euro, dai 10,5 del 2006, con una inversione di tendenza, rispetto ad anni di riduzione dei fondi.

Il piano dei progetti 2007 prevede 1.600 attività per un ammontare complessivo di 50 milioni di euro, di cui il contributo statale rappresenta circa un terzo. «Il piano è focalizzato – spiega il ministro Emma Bonino – su settori innovativi, come energie rinnovabili, nano e bio-tecnologie». In particolare, tra i progetti in cantiere, biotech, design e gusto italiano in Australia, progetto di rete biotecnologie 2007 fra Canada, Europa, Usa e Messico. E, ancora, nano-net fra Usa, Europa, India, Singapore e Brasile, carbontrade, trattamento termico e riutilizzo di fanghi e residui industriali in Brasile. Si punta sulla nautica da diporto, biomacchine e tecnoumani in Francia, sulla metalmeccanica in Venezuela.

Il 70% delle iniziative è diretto a realizzare partnership, concludere affari e offrire consulenza alle piccole e medie imprese, mentre il 16% è diretto alle informazioni per le imprese. «Non basta rafforzare il made in Italy – ha sottolineato Edoardo Pollastri – bisogna puntare sulle molte eccellenze italiane poco conosciute». Saranno, quindi, favoriti le partnership con università e Centri di ricerca.

Attualmente sono 73 le Camere di commercio italiane all’estero che partecipano ad Assocamerestero, sono attive in 48 Paesi del mondo che coprono l’84% delle esportazioni complessive italiane e associano 23mila

Fonte:
Il Sole 24 Ore