Tremonti: «Conti pubblici, deficit/pil al 4,1%»
09/01/2009
«Non al 4,3% come inizialmente previsto»
I dati dell’Istat anticipati dal ministro dellì’Economia
MILANO – «L’Italia chiuderà il 2005 con un deficit-pil al 4,1% e non al 4,3% inizialmente previsto. Me lo ha confermato l’Istat poco fa». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenendo ai microfoni di Radio 24.
A chi gli faceva notare che il rapporto deficit-pil del 2005 appena diffuso dall’ Istat è al 4,2% e non al 4,1% Tremonti ha risposto: «Sono gli arrotondamenti. Quello pattuito con l’Europa era al 4,3%. Sui decimali non gliene frega un tubo a nessuno. Secondo me è ancora al 4,1%, con gli arrotondamenti, ma degli arrotondamenti non gliene frega certamente neanche a Bruxelles. Il rapporto con l’Europa è stato e sarà rispettato pienamente». «I conti italiani del 2005 chiudono bene – ha aggiunto il ministro – e sul 2006 chiuderemo altrettanto bene».
Tremonti ha poi parlato dell’Ici, l’imposta comunale sugli immobili che, secondo quanto annunciato da Silvio Berlusconi durante il faccia a faccia televisivo con Romano Prodi, la Cdl si impegna ad eliminare. L’Ici, ha commentato il ministro, «è una forma di prelievo odiosa, ingiusta» e rappresenta una cifra minima nel totale delle entrate dello Stato. L’Ici, anzi, rappresenta «come costo per lo stato 2-2,5 miliardi di euro – ha evidenziato Tremonti – pari allo 0,3% del totale delle entrate dello Stato. È giusto ed efficace ridurla».
Il vicepremier ha detto anche che per risanare il debito pubblico serve «un grande patto per l’Italia» fra governo, Regioni, Province e Comuni. Gli enti locali, ha spiegato Tremonti, «devono prendere una stanza, chiudersi dentro e non gli si devono ridare le chiavi finchè non escono con una soluzione. Se non si fa, il rischio è di andare a sbattere. Se si fa, si riescono a trovare le risorse per abbattere l’Ici e anche per aumentare un pò le pensioni per gli anziani».
Fonte:
Corriere della Sera
05 aprile 2006