Telecom si rafforza in Brasile, acquisita Aes Atimus

08/07/2011

Il gruppo Telecom si rafforza in Brasile, con la controllata Tim Participacoes che ha acquistato dalla Companhia Brasiliana de Energia Aes Atimus per 700 milioni di euro. Aes Atimus è proprietaria di una rete in fibra ottica negli stati di San Paolo e Rio de Janeiro.

La rete di questa società ha un'estensione di 5500 km che copre 21 comuni del tessuto urbano allargato di San Paolo e Rio. Il gruppo ha realizzato nel 2010 un fatturato di 211 milioni di reais e un mol del 63%. La chiusura dell'operazione è prevista entro il quarto trimestre di quest'anno.

Sono previste sinergie in termini di spese e investimenti per 1 miliardo di reais in tre anni. L'infrastruttura acquisita consentirà anche a Tim Participacoes di rafforzare lo sviluppo della rete mobile grazie a collegamenti in fibra ottica delle stazioni di trasmissione, permettendo di estendere i servizi di broadband mobile.

L'infrastruttura di Aes Atimus si integra infatti con quella di Intelig, acquisita nel 2009, consentendo un forte sviluppo della sua offerta corporate. Inoltre il gruppo potrà beneficiare di sinergie tramite l'internazionalizzazione dell'infrastruttura d'accesso di Aes Atimus, facendo venir meno l'esigenza di affitto dei collegamenti da altri operatori.

L'operazione, ha assicurato il colosso tlc, non modifica il piano di riduzione dell'indebitamento presentato al mercato finanziario a febbraio. Il debito netto a marzo era pari a 30,6 miliardi in calo dai 31,5 miliardi di dicembre 2010. A piazza Affari il titolo Telecom Italia, dopo la notizia, resta comunque in ribasso dell'1,50% a 0,8895 euro.  

"L'espansione in Brasile è una buona notizia, ma la vera cartina di tornasole per Telecom Italia saranno i conti del secondo trimestre 2011, periodo in cui la società dovrà dimostrare un'inversione di tendenza sul mercato domestico", commenta un analista secondo cui il titolo quota 4,2 volte l'Ebitda e 8,4 volte il p/e, leggermente a sconto rispetto ai concorrenti. Crediamo che una rivalutazione avverrà solo con un re-rating del settore telefonico".
 

Fonte:
Milano Finanza