Studio dei mercati e flessibilita’ nella distribuzione, cosi’ Ponti, re italiano degli aceti, cresce all’estero

25/06/2013

Nel mondo, i consumatori di aceto italiano vanno matti per il balsamico di Modena. Lo dimostra il fatto che l'80 per cento della quota di export della Ponti, l'azienda nata nel Novarese quasi 150 anni fa e specializzata nella produzione di aceti, e' garantito dalle sue bottiglie di aceto balsamico Igp. Il resto dei suoi ricavi sui mercati esteri deriva dagli aceti di vino, dalle verdure sott'aceto e, in parte, dall'aceto di mele.

Che scelta azzeccata quella fatta nel 1991 dalla famiglia Ponti…

Acquisire l'80 per cento della Modenaceti di Vignola, e' stata un''intuizione decisiva. Portare nel perimetro aziendale la produzione del balsamico di Modena ha avuto per l'azienda lo stesso effetto dell'arrivo di un "top player" in una squadra di calcio, peraltro gia' competitiva, permettendo alla Ponti di Ghemme di "giocare" meglio in campo internazionale.

Nello stabilimento di Vignola (Modena), ristrutturato nel 1997, Ponti produce, invecchia e imbottiglia l'aceto balsamico di Modena Igp e da qui lo spedisce in tutto il mondo con una crescente richiesta. Grazie anche alla scelta compiuta nel '91 dai fratelli Cesare (attuale presidente) e Franco Ponti (ad), in questi anni le esportazioni sono cresciute al ritmo di circa il 5 per cento l'anno, fino a raggiungere il 23 per cento dei ricavi totali e contribuendo alla crescita del fatturato complessivo (120 milioni nel 2012) con incrementi intorno al 3-4 per cento l'anno. Anche in questi anni bui per l'economia.

"Oggi esportiamo in una settantina di Paesi – afferma Giacomo Ponti (nella foto, in fondo all'articolo), direttore generale, figlio del consigliere delegato Franco – soprattutto nel cuore d'Europa (Germania, Francia, Svizzera, Austria, Spagna, Paesi Bassi, Benelux, Scandinavia), ma anche negli altri continenti (in particolare, in Usa, Australia, Cina, Russia, Giappone, Sud Africa, Egitto, Israele, Cile, Brasile, Messico)".

 

La vocazione estera di Ponti non e' riconducibile esclusivamente all'aceto balsamico. "Esportiamo da 50 anni, grazie alle strategie di espansione avviate da mio padre Franco e da mio zio Cesare – sottolinea Giacomo Ponti – Ma l'attenzione ad avere una visibilita' fuori Italia c'e' stata sin dagli inizi, se si pensa che mio bisnonno Antonio, proseguendo l'attivita' di suo padre Giovanni, agricoltore e produttore di vino e aceto, fondatore dell'azienda, partecipo' a molte esposizioni nazionali ed estere fino a ricevere, nel 1911, il diploma d'onore per vini e aceti alla fiera internazionale di Parigi".

Ma come ha fatto la Ponti a diffondere i suoi aceti e sottaceti nel mondo? "Un modello di distribuzione valido per un Paese – rileva Il dg – puo' non esserlo per un altro ed e' questo il motivo per cui mi sento di consigliare a chiunque voglia operare sui mercati esteri di essere estremamente flessibile. Noi siamo presenti all'estero con modalita' diverse: o in partnership con distributori fidati coi quali predisponiamo piani di marketing ad hoc in un determinato Paese, oppure in rapporto diretto con i supermercati e le altre strutture della Gdo, oppure ancora in collaborazione con partner commerciali e industriali che non hanno, per esempio, nella loro offerta, prodotti come i nostri. Un'altra modalita' che abbiamo sperimentato positivamente in Svizzera, e che vorremmo perseguire anche in altre realta', e' la figura del country manager. Ma e' essenziale lo studio dei mercati dove si vuole proporre i propri prodotti, per capire come e' la rete commerciale, quali sono le leggi locali e se ci sono dazi o altri vincoli".

Ponti punta molto sulla sua italianita' nella sua presenza all'estero, anche perche' l'azienda si e' strutturata e organizzata interamente in Italia. Le stesse tecnologie e i macchinari, di cui Ponti vanta di essere all'avanguardia, sono tutti di costruzione italiana. E Ponti e' leader in Italia, col 50 per cento di quota, nei segmenti di aceto di vino classico, aceto di mele, aceti di vino speciali e l'aceto balsamico. L'azienda e' il secondo player nel mercato delle verdure conservate sott'olio e sott'aceto e con posizioni di leadership nei segmenti insalate per riso e pasta e verdure in agrodolce. "E noi all'estero – nota Giacomo Ponti, che rappresenta la quinta generazione alla guida dell'azienda di famiglia – enfatizziamo al massimo il fatto di essere leader di prodotto in Italia". Un "valore aggiunto", perche' l'Italia e' il Paese del gusto.

La Ponti serve l'Italia e il mondo (450mila bottiglie in un turno di otto ore al giorno) producendo esclusivamente nella penisola con i suoi 190 dipendenti in 5 stabilimenti dislocati in quattro poli produttivi: a Ghemme (nel Novarese) con acetificio, stabilimento delle conserve di verdure e magazzino centralizzato; a Dosson di Casier (Treviso) con l'acetificio; ad Anagni (Frosinone) con un altro acetificio: a Vignola (Modena) dove funziona l'acetaia per il balsamico.

Nelle cantine di questo stabilimento riposano in barrique, in caratelli, in botti e tini di essenze di legno diverse (rovere, castagno e ciliegio) piu' di 4milioni di litri di aceto balsamico Igp. Prima o poi, pronti a varcare, anche, il confine italiano…

 

Fonte:

Il Sole 24 Ore