Si riduce il tasso di disoccupazione. Nel secondo trimestre al 7,5%

09/01/2009

Gli occupati salgono di 213.000 unità (+1%). Ma al Sud
le donne escono dal mercato del lavoro (100.000 unità in meno)

ROMA – Scende ancora il tasso di disoccupazione. Infatti, secondo la rilevazione Istat, nel secondo trimestre 2005 si è ridotto di 0,4 punti rispetto allo stesso periodo del 2004, toccando quota 7,5%. Diminuiscono anche le persone in cerca di occupazione, che sono 1.837.0000 con un calo di 86.000 unità rispetto al secondo trimestre 2004 (-4,5%) e di 13.000 sul primo trimestre del 2005.
Gli occupati sono aumentati di 213.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2004, con una crescita dell’1%: in totale, hanno raggiunto quota 22.651.0000 mentre rispetto al primo trimestre 2005 gli occupati sono aumentati di 90.000 unità.

Il calo del tasso di disoccupazione non è conseguenza solo dell’aumento degli occupati, ma anche della riduzione delle persone in cerca di lavoro. Si tratta cioè di persone (soprattutto donne che vivono al Sud, spiega l’Istat), che rinunciano a cercare un’occupazione. Infatti l’incremento delle non forze di lavoro ha riguardato soprattutto la componente femminile del Mezzogiorno (+100.000 unità). Il numero degli inattivi in età compresa tra 15 e 64 anni è aumentato, rispetto a un anno prima, di 131.000 unità.

L’incremento tendenziale dell’offerta di lavoro ha interessato in misura decisamente più accentuata la componente maschile, cresciuta dello 0,7 per cento (+107.000 unità), rispetto a quella femminile (+20.000 unità, pari a +0,2 per cento). Alla dinamica positiva delle regioni settentrionali (+1,4 per cento, pari a +163.000 unità) e di quelle centrali (+0,6 per cento, pari a +27.000 unità) si è contrapposta la nuova discesa del Mezzogiorno (-0,8 per cento, pari a -63.000 unità).

Su 213.000 occupati in più rispetto a un anno prima, infatti, 178.000 hanno trovato lavoro al Nord mentre appena 18.000 sono risultati impegnati in più al Centro e 17.000 nel Sud.

Il numero degli occupati a tempo pieno è aumentato dello 0,8 per cento (+161.000 unità) rispetto al secondo trimestre 2004; gli occupati a tempo parziale sono cresciuti dell’1,8 per cento (+52.000). L’incidenza dell’occupazione a orario ridotto è rimasta sostanzialmente stabile (dal 12,7 per cento del secondo trimestre 2004 all’attuale 12,8 per cento).

Fonte:
La Repubblica
20/9/2005