Scuola, 8 milioni di studenti tornano tra i banchi
09/01/2009
Quest’anno una famiglia media spenderà circa 350 euro per acquistare ai propri figli il kit scolastico d’ordinanza, 18 euro in più (+5,4%) rispetto al 2005.
Per quasi otto milioni di studenti è suonata la campanella d’inizio anno scolastico. Intanto, il ministro Fioroni ha già fatto sapere a insegnanti e presidi cosa fare con la riforma Moratti: niente tutor, nè portfolio e nessun avvio generalizzato degli anticipi.
VIA ALLE LEZIONI
I primi a tornare in classe, lunedì 11 settembre, sono stati i ragazzi di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte Veneto e provincia autonoma di Bolzano.
Il giorno successivo toccherà agli alunni abruzzesi e il 13 sarà la volta degli studenti di Trento. Il 14 si aggiungerà il nutrito gruppo di Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta mentre il 18 toccherà agli scolari di Calabria, Campania, Puglia.
Gli ultimi a riprendere in mano i libri – il 19 settembre – saranno i giovani dell’Emilia Romagna.
NIENTE TUTOR, PORTFOLIO E ANTICIPI
Non ci sarà nessun tutor, non si dovrà procedere alla compilazione del portfolio, e non sarà avviata nessuna applicazione generalizzata degli anticipi. Sono queste le principali indicazioni contenute in una circolare messa a punto dal ministero dell’Istruzione per chiarire a scuole insegnanti cosa fare di quanto previsto dalla riforma Moratti.
Nello stesso provvedimento si chiarisce pure che le indicazioni nazionali per i piani di studio mantengono un carattere transitorio in attesa dei lavori di revisione da parte di una apposita commissione già incaricata. Si prevede che gli insegnanti, nell’ambito dell’autonomia didattica e progettando i Piani dell’Offerta Formativa, possano operare compensazioni tra le varie discipline, introdurne di nuove, ampliare tempi e spazi di approfondimento anche in relazione all’incremento della quota di flessibilità oraria passata dal 15% al 20%.
500 MILA STRANIERI TRA I BANCHI
Sono quasi 500 mila gli alunni stranieri che siedono tra i banchi, con una incidenza di quasi il 5% sul totale della popolazione scolastica complessiva. L’anno scorso sono stati 430 mila gli alunni con cittadinanza non italiana e, considerando che nel triennio 2003-2005 il loro aumento è stato in media di 60-70 mila unità all’anno è presumibile che nell’anno scolastico che sta per iniziare il totale degli alunni stranieri sfiori le 500 mila unità.
Significativa la crescita di alunni stranieri soprattutto alle superiori: lo scorso anno sono stati oltre 80 mila, di cui quasi l’80% iscritti negli istituti tecnici e professionali.
LE POLEMICHE SU CARO-SCUOLA
Come ogni anno in vista della riapertura delle scuole è scattato l’allarme rincari. Quest’anno una famiglia media spenderà circa 350 euro per acquistare ai propri figli il kit scolastico d’ordinanza, 18 euro in più (+5,4%) rispetto al 2005. La stima è arrivata dal Codacons che, come di consueto, ha svolto una indagine presso la grande distribuzione e i negozi specializzati delle principali città italiane. E la spesa per far studiare i figli non si ferma qui: per i libri di testo una famiglia media spenderà intorno ai 300 euro.
Nonostante i «tetti» stabiliti dal ministero, il Codacons ha stimato per il settore incrementi medi del 5%.
AIUTI PER LE FAMIGLIE DISAGIATE
I genitori con difficoltà di bilancio possono usufruire di aiuti per l’istruzione dei propri figli con borse di studio e fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo. Il Ministero della Pubblica Istruzione ha infatti messo a disposizione la somma complessiva di 258 milioni di euro, 500 miliardi delle vecchie lire, ripartiti fra tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. 155 milioni di euro sono destinati a borse di studio da assegnare per agevolare la frequenza scolastica nelle scuole medie e in quelle superiori; 103 milioni e 291 mila euro, pari a 200 miliardi di vecchie lire, consentiranno, invece, alle Amministrazioni locali la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole medie e, anche nella forma del comodato, a quelli delle secondarie superiori che si trovino nelle stesse condizioni di necessità.
NUOVO SCENARIO PER L’INAUGURAZIONE ANNO SCOLASTICO
Nuovo scenario, quest’anno, per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico. Abbandonato il Vittoriano che ha ospitato la kermesse durante la gestione Moratti, il via ufficiale alla scuola è stato dato nel Cortile d’onore del Quirinale.
All’evento – che sarà un’occasione per porre la scuola, con i suoi protagonisti e le sue esperienze al centro dell’attenzione del Paese – partecipano il Capo dello Stato, il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni e le più alte cariche dello Stato. Saranno, inoltre, presenti rappresentanze regionali delle scuole di ogni ordine e grado.
Fonte:
La Stampa