Sanpaolo Imi lancia i bond di distretto in piemonte e veneto
09/01/2009
San Paolo Imi, attraverso l’accordo raggiunto con i consorzi di garanzia per il credito Unionfidi Piemonte e il veneto Neafidi, è pronta a facilitare l’accesso al credito per le imprese dei distretti produttivi.
Il sipario, sull’operazione, si alzerà oggi a Padova, con replica a Venezia e domani a Torino. Il nuovo progetto sarà illustrato dal direttore generale dell’istituto torinese, Pietro Modiano, e nella sostanza ricalca la precedente esperienza dei bond di distretto targata Unicredit. Ideati dallo stesso Modiano quando era alla guida di Ubi.
Per ora l’iniziativa riguarderà le aziende dei distretti di Veneto e Piemonte, ma, nel futuro, dovrebbe essere allargata anche ad altri ambiti regionali. I bond di distretto risponderanno alla necessità di sviluppo delle imprese, ovvero dei tessuti industriali composti da piccole e medie imprese alle prese, nella maggior parte dei casi, con pesanti riorganizzazioni produttive. Per favorire questo processo, e quindi per garantire nuovo sviluppo come ha più volte sostenuto Modiano, la propensione all’indebitamento è fattore fondamentale.
La novità principale riguarderà il sistema di garanzia, basato su due livelli di rating: quello dell’impresa che chiede il finanziamento e quello del consorzio di garanzia. E’ previsto, inoltre, un meccanismo di trasferimento del rischio derivante dal finanziamento (che avrà durata a mediolungo termine) attraverso una cartolarizzazione “sintetica”. Sostanzialmente, la banca compra protezione sul rischio di perdita di un pool di crediti attraverso un derivato su crediti. La protezione le viene venduta da un intermediario specializzato che svolge la funzione di banca di garanzia. Questo soggetto, a sua volta, si copre acquistando ulteriore protezione che viene trasferita agli investitori mediante veicoli di cartolarizzazione, ovvero i cosiddetti bond di distretto.
Lo strumento si basa, e in parte anticipa, la recente riforma della fiscalità dei distretti (Finanziaria 2006) che prevede per questi il riconoscimento di personalità giuridica. L’accordo raggiunto non agirà comunque solo sulla sfera finanziaria, facilitando l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.
É previsto, infatti, che SanPaolo Imi presti forme di assistenza e consulenza ai consorzi di garanzia e, quindi, alle imprese che a questi aderiscono. A fine 2004 Unionfidi Piemonte contava 7.296 soci, di cui una larga fetta (34,9 per cento) era costituita da imprese con un fatturato fino a 250 mila euro. Neafidi (presente nelle province di Belluno, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza) conta, invece, circa 3.300 soci (2005)e 50 milioni di patrimonio netto.
Fonte:
La Repubblica
MATTEO MARIAN