Progetto “Valorizzazione porti italiani”, un ponte verso l’America latina

09/01/2009

TRIESTE – “Valorizzazione dei porti italiani”, questo il nome del progetto volto a sviluppare l’interscambio tra i Paesi dell’America Latina ed i Paesi europei, in particolar modo con i Paesi che sono entrati a far parte della Comunità europea e con quelli che ne entreranno a far parte.

Nel 2004 vari Paesi dell’est europeo sono diventati membri della Comunità europea, come ad esempio la Repubblica ceca, la Repubblica slovacca e l’Ungheria, Paesi per la loro posizione geografica tendono ad utilizzare i porti italiani nelle loro operazioni commerciali di import ed export con i vari Paesi del mondo. Poiché l’area geografica considerata è l’Est europeo, il progetto avrà come punto di riferimento preminente il porto di Trieste, ora sottoutilizzato, nonostante il suo notevole potenziale. Il progetto si propone anche di promuovere in Sudamerica i porti italiani, far conoscere i loro punti di forza come alternativa conveniente ai porti del Nord Europa.

Nato dall’iniziativa di 14 Camere di Commercio presenti in Europa e America, e precisamente San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Bratislava, Caracas, Lima, Monaco di Baviera, Montevideo, Porto Alegre, Praga, Rio de Janeiro, Rosario, Santiago, Zurigo, il progetto “Valorizzazione dei porti italiani” prevede una durata biennale: nel 2005 le Camere partecipanti raccoglieranno i dati rilevanti ai fini dello studio sull’interscambio e sulla crescita prevista, sui punti di forza e di debolezza del sistema portuale italiano, sulla logistica dei porti e dell’entroterra; sempre nel 2005, ma nella seconda parte dell’anno, avranno inizio le attività promozionali programmate e concertate tra le Camere partecipanti.

Nel 2006 si svolgeranno la maggior parte degli eventi promozionali programmati e si potranno raccogliere i primi frutti de lavoro.

La Camera di San Paolo, capofila del progetto, si è pertanto coordinata con le altre 12 Camere partecipanti e si è pervenuti alla definizione di un programma comune, sia per la parte dello studio che per le azioni promozionali.

Nei giorni scorsi, proprio a Trieste si è tenuto un incontro, nell’ambito del progetto, con il segretario generale della Camera di Commercio italo-brasiliana di Sao Paolo, Francesco Paternò, che, riferendo dell’incontro tra il presidente di Assocamerestero, nonché della Camera di Sao Paolo, Edoardo Pollastri, con l’assessore allo Sviluppo economico dello stato di San Paolo del Brasile, Joao Carlos Meirelles, ha proposto l’apertura nell’area portuale triestina di un deposito doganale che possa essere al contempo un magazzino e uno show room per i prodotti e gli esportatori brasiliani, a valenza europea.

Il progetto si configurerebbe quale naturale sviluppo della struttura legata all’Istituto Brasileiro do cafè, che era stata attivata negli anni ’50 nello scalo giuliano quale stoccaggio del caffè proveniente dal Brasile.

Rif. CdC Trieste, Andrea Bulgarelli, tel. 040 6701264