Ponte musicale tra Sobrio e il Brasile
17/08/2015
Una rete internazionale di villaggi della musica con il primo tassello addirittura in Brasile. È questa l'evoluzione del progetto di Sobrio dove da non molto si è concluso con successo il festival estivo. Lo conferma al CdT Mauro Harsch, presidente dell'Associazione Ars Dei e vero e proprio motore dell'esperienza leventinese. Ogni villaggio della musica (oltre a quello brasiliano se ne prevedono altri in Italia) dovrebbe contenere, almeno idealmente, una casa dove tenere corsi, seminari, masterclass, workshop. Ma non solo: dovrà anche prevedere una sala da concerto e per proiezioni, case di accoglienza per studenti e docenti, una bottega del liutaio, la fabbrica dei «dolcetti del villaggio della musica», una casa per anziani musicisti e appassionati d'arte, nonché un hotel con centro benessere per i visitatori. Queste sono le indicazioni dell'Associazione Ars Dei, nata nel 2002 per sviluppare il progetto di Sobrio. Per quanto attiene all'offerta, i villaggi della musica dovrebbe poter proporre innanzitutto concerti, rassegne e festival. Da non tralasciare poi scambi internazionali, produzioni audio e video, escursioni e visite culturali e, dulcis in fundo, produzione di frutta e verdura biologica.
Se l'azione dell'Associazione Ars Dei si fa internazionale, anche in Leventina non mancano le novità. Per la Casa Gustav Mahler, che l'associazione ha acquistato due anni or sono, i piani sono cambiati. «Abbiamo riscontrato che – spiega ancora al CdT Mauro Harsch – gli abitanti di Sobrio sono ben disposti ad ospitare i musicisti e gli studenti. Quindi abbiamo rinunciato alla parte alberghiera della struttura per non creare un doppione».
Fonte: CorrieredelTicino