Petrolio Usa: nuovo record a 44,24 $
09/01/2009
Il Brent oltre quota 40. Il presidente Opec Yusgiantoro: «Non ci sono più scorte e l’Arabia Saudita non è in grado di aumentare subito la produzione»
Le quotazioni del greggio al Nymex di New York sono salite a un nuovo record, toccando stamattina i 44,24 dollari al barile, nel corso delle contrattazioni elettroniche pre-mercato, il massimo assoluto da quando sono stati avviati gli scambi sui futures nel 1983.
A far salire i contratti le dichiarazioni del presidente dell’Opec, Purnomo Yusgiantoro, secondo cui l’Arabia Saudita, primo esportatore mondiale, non è in grado di alzare immediatamente la sua produzione di petrolio. «Non ci sono più scorte», ha aggiunto Yusgiantoro a commento dell’aumento dei prezzi. Dall’inizio dell’anno, il prezzo del petrolio è cresciuto di oltre il 38 per cento.
Ieri le nuove minacce di attacchi terroristici da parte di Al Qaeda avevano già portato i prezzi del greggio Wti americano sulla soglia dei 44 dollari al barile, per poi ripiegare leggermente nel tardo pomeriggio. Stessa musica a Londra, dove il Brent europeo è cresciuto oggi fino a 40,45 dollari, avvicinandosi così
al massimo storico dell’ottobre 1990 (toccato in occasione dell’invasione del Kuwait da parte dell’Irak), pari a 40,95 dollari al barile. Secondo gli operatori, infatti, l’ipotesi attentato si fa sentire pesantemente su un mercato già provato dai possibili scioperi e sabotaggi alle infrastrutture petrolifere del Medio
Oriente.
Ma a preoccupare gli operatori è anche la forte domanda mondiale, innescata soprattutto dalla ripresa economica in Stati Uniti e Cina, e che comincia a farsi sentire anche da altre aree geografiche. Tanto che l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) ha già rivisto per due volte la previsione di crescita della domanda nel 2004, attestata attualmente a un +3,2%, vale a dire 2,5 milioni di barili al giorno.
Pesano inoltre le incertezze derivanti dal possibile blocco delle esportazioni del colosso petrolifero russo Yukos. La sensibilità del mercato rispetto a questa vicenda è fortissima, anche perchè difficilmente un taglio degli approvvigionamenti da parte della Yukos potrebbe essere compensato dall’Opec, che produce già a pieno ritmo.
E’ record anche per il paniere Opec: il prezzo del “paniere” che serve da
riferimento per il ‘cartellò, ha raggiunto i 39,04 dollari al barile, il livello più alto mai raggiunto dall’introduzione del prezzo di riferimento nel 1980. Lo ha
indicato il portavoce dell’Opec. «Si tratta di un nuovo massimo – ha precisato il portavoce – il precedente record, di 38,94 dollari al barile, era stato raggiunto il 28 settembre 1990 in seguito all’invasione del Kuwait». Per tutto il 2004 il prezzo non è mai tornato all’interno della banda 22-28 dollari, auspicata ufficialmente.
Il Sole 24Ore
3/8/2004