Petrolio oltre quota 50 $

09/01/2009

Issing: un’erosione del reddito reale europeo – De Palacio: «Pesano le elezioni Usa»

Il Wti vola al massimo storico, poi ripiega

MILANO • Petrolio ai massimi storici: a New York il Wti ha sfondato il muro dei 50 dollari a barile (50,47) per poi ripiegare in chiusura a 49,90, mentre a Londra il Brent è arrivato fino 46,80.

Dall’inizio dell’anno il rialzo è del 54%, alimentato dalla domanda in continuo aumento, dalle tensioni geopolitiche in aree produttive chiave (ultima in ordine di tempo la Nigeria) e secondo alcuni anche dalle incognite legate all’avvicinarsi del voto Usa del 2 novembre, che alimentano la speculazione: «C’è una chiara pressione in vista delle elezioni americane — sostiene Loyola de Palacio, commissario Ue all’Energia — i prezzi a fine novembre torneranno a calare perché non si può parlare ora di carenza di petrolio».

A questi livelli di prezzo aumentano intanto i timori di ripercussioni negative sulla crescita economica, soprattutto in Europa: «È una tassa per tutti noi — afferma il capoeconomista della Bce, Otmar Issing — ci porta via una parte del nostro reddito reale». Borse senza contraccolpi dal caro-greggio.

Il Sole 24Ore
29/9/2004