Per ridurre il suo debito il Brasile vende 57 società

29/08/2017

Italia Oggi – 29 Agosto 2017

Per ridurre il suo debito il Brasile vende 57 società

Fra le quali anche la compagnia elettrica Eletrobras

di Ettore Bianchi

Il Brasile, per rimpinguare le proprie casse, ha deciso di attuare una campagna di privatizzazioni. Il governo si appresta a mettere in vendita la compagnia elettrica pubblica Eletrobras, la più grande dell'America latina nel settore dell'energia, e 57 altre imprese per ridurre l'enorme deficit pubblico (9% del pil del 2017 secondo l'Fmi, 43 miliardi di euro) in conseguenza della recessione nella quale vive da due anni l'economia del paese.

Non solo, ad affondare le finanze pubbliche ha contribuito anche il comportamento del presidente conservatore Michel Temer che è stato accusato di corruzione per mantenersi al potere.

La compagnia Eletrobras, secondo quanto riporta Le Figaro, è stata inserita all'ultimo minuto nella lista dei 58 progetti di privatizzazioni presentati dal governo. La maggioranza sono delle conferme come l'aeroporto di Congonhas a San Paolo, il più redditizio del Brasile. Altre sono nuove, come la vendita della Casa della moneta che fabbrica monete e banconote, passaporti e i biglietti della lotteria nazionale.

Tutti i grandi settori delle infrastrutture figurano nell'elenco delle società da privatizzare perlopiù sottoforma di concessioni: strade, 15 porti, la rete di distribuzione dell'energia elettrica, 14 aeroporti. Infraero, l'organismo pubblico che gestisce gli aeroporti brasiliani cede tutte le partecipazioni che detiene nei prinicipali aeroporti del paese come Guarulhos a San Paolo, Galeao a Rio de Janeiro e Brasilia. Tre licenze per lo sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas sono stati confemati.

Non contando Eletrobras, il governo punta a incassare 44 miliardi di real (12 miliardi di euro), dei quali la metà nei prossimi cinque anni. Il ritorno all'equilibrio dei conti pubblici è stato spostato al 2021. Nel 2017 la crescita prevista del pil è di 0,16% secondo l'Fmi dopo una caduta del 3,6% nel 2016, e del 3,8% nel 2015.

L'annuncio della privatizzazione di Eletrobras (41% posseduta dallo Stato) ha suscitato l'euforia dei mercati malgrado le incertezze sulle modalità dell'operazione che dovrà fruttare all'incirca 5,3 miliardi di euro.

La faraonica diga dell'impianto idroelettrico di Itaipù, gestita da Brasile e Paraguay, e la centrale nucleare di Angra resteranno nell'orbita pubblica. Infine, ha suscitato polemiche il decreto del presidente Temer, destinato ad attrarre investitori, di aprire allo sfruttamento minerario la riserva nazionale di 47 mila chilometri quadrati in Amazzonia, grande quanto la Svizzera, ricca di oro, nichel, e altri metalli. Gli ambientalisti hanno annunciato una catastrofe per l'Amazzonia.

Fonte: http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=2205308&codiciTestate=1&sez=hgiornali