Paesi Ocse, Italia sempre in coda
09/01/2009
Ancora una volta l’Italia risulta fanalino di coda per la sua crescita economica. Confrontando infatti il Prodotto interno lordo del terzo trimestre nei Paesi della zona Ocse, quello medio è aumentato dello 0,9%, mentre quello del nostro Paese si è fermato allo 0,4%. Si tratta della crescita più debole in assoluto all’interno del G7, i grandi Paesi industrializzati del mondo.
Su base annuale la crescita dell’Italia è stata dell’1,9%, la più bassa del G7, anche se è risultata più sostenuta rispetto al trimestre precedente, quando si era fermata all’1,8%. Nel confronto annuale la crescita dell’Ocse è stata del 2,9% e del G7 del 2,6%.
Su base trimestrale i G7 hanno registrato un aumento del Pil pari allo 0,8% e la zona euro un aumento dello 0,7%. Su base annuale il Pil è salito nella zona euro del 2,6%.
Tra i paesi del G7 sono gli Usa ad avere registrato la crescita più forte a livello trimestrale (+1%) ma non annuale (+2,6%). Su 12 mesi è il Regno Unito, con una crescita del 3,3%, a battere tutti gli altri paesi del G7. Nel terzo trimestre l’economia britannica ha segnato un aumento dello 0,8%, come la Germania.
Su base annuale l’economia tedesca si è attestata al +2,5%, stabile rispetto al trimestre precedente. Il Giappone ha ripreso quota nel terzo trimestre passando dal -0,4% del trimestre precedente a +0,6%. Su un anno il Pil ha registrato una crescita del 2,2%. La Francia ha registrato un aumento su base trimestrale dello 0,7% e del 2,1% su base annuale (+1,4% al secondo trimestre). Per il Canada i dati restano quelli del secondo trimestre, con una crescita trimestrale dello 0,8% rispetto al primo e del 2,5% su base annua.
Gli Stati Uniti hanno contribuito per lo 0,9% alla crescita dell’Ocse del 2,9%, il Giappone per un 0,2%, la zona euro per lo 0,7% e gli altri Paesi per un punto.
Fonte:
TG Fin