Osservazioni sul trend dei mercati emergenti: Brasile e Messico

20/06/2013

Proponiamo questo report di Matthew Vaight, M&G Global Emerging Markets fund, dedicato alle prospettive di investimento in due tra i più importanti paesi emergenti: Brasile e Messico.  
I temi macroeconomici, in ultimo, hanno sicuramente influenzato il sentiment degli investitori. Alla luce delle preoccupazioni circa il rallentamento della crescita economia, ad esempio, i titoli ciclici sono stati generalmente messi da parte e stiamo vedendo che oggi molte di queste società sensibili al ciclo economico si trovano a prezzi scontati, e costituiscono quindi buone opportunità. Abbiamo quindi riallocato parte del capitale investito in aree difensive su settori più ciclici come le materie prime e i finanziari, in particolare le banche.

Gli estremi nelle valutazioni sono evidenti anche a livello di singoli Paesi, poiché gli investitori si sono affollati sui mercati più piccoli come il Messico, l’Indonesia e la Tailandia. Consideriamo che le valutazioni di questi mercati siano eccessive e, per questa ragione, di recente abbiamo ridotto l’esposizione. D’altro canto, c’è un sentiment negativo verso i mercati più grandi come la Cina, la Corea e il Brasile, ma crediamo che le preoccupazioni degli investitori sono state più che prezzate.

Abbiamo già visto situazioni simili prima. Pochi anni fa, la Tailandia era fuori dalle preferenze dei mercati, e scambiava a livelli scontati rispetto agli altri mercati emergenti poiché era tormentata dalle rivolte e dalle violenze. E ancora oggi scambia a un premio importante. Il grafico seguente mostra come abbiamo adottato una view di lungo termine, e aumentato la nostra esposizione quando la Tailandia era ‘poco amata’ e l’abbiamo sfoltita quando è cambiato il sentiment.

Oggi crediamo che siano enormi i profitti che si possono ottenere con un approccio di lungo termine basato sui fondamentali. Al momento, ci sono molte sacche di rischio nei mercati emergenti più grandi, come il rallentamento di Brasile e Cina, tuttavia riteniamo che questi fattori siano più che scontati, e pensiamo che ci siano interessanti opportunità per chi investe con un orizzonte temporale lungo.

In quanto investitori bottom up, guardiamo alle società e non alle ‘storie’. Ci atteniamo a un approccio concentrato sul valore e guardiamo alle opportunità che presentano quei mercati poco ‘in voga’. Ad esempio, oggi preferiamo il Brasile al Messico. Il Brasile è stato senza dubbio colpito dalle preoccupazioni sul rallentamento della crescita economica e dall’intromissione del governo nelle sue due società più grandi, Vale e Petrobas. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che le valutazioni siano drammaticamente crollate. Pensiamo che questo renda il Brasile meritevole di maggiore attenzione. In Brasile, ci sono moltissime società ben gestite con modelli di business buoni e prospettive di crescita positive.

Recentemente, abbiamo investito in Banco Bradesco, una delle banche private più grandi del Paese, e in Brasil Insurance, un broker assicurativo che è impegnato nel consolidamento del mercato. A nostro avviso, si tratta di un modello di business semplice e profittevole in quanto riceve una commissione da ogni contratto assicurativo stipulato, senza maneggiare il denaro dei clienti.
Anche in Messico ci sono molte aziende di alto livello, ma alle valutazioni attuali, per noi, non costituiscono necessariamente un buon investimento. Stiamo trovando difficile individuare società a valutazioni interessanti in questo mercato. Qualche anno fa il Messico era sempre associato a violenze e traffico della droga, oggi tutti sono entusiasti delle riforme intraprese dal governo. Riteniamo che le prospettive del Messico siano ben note, e in quanto investitori contrarian siamo più propensi a cercare valore altrove.

Fonte:
Investire Oggi