Olio: Cresce la domanda estera
07/09/2010
Sono positivi i primi dati relativi al primo semestre dell'anno riguardo agli scambi internazionali del settore olio di oliva. Mostrano una lieve ripresa sia in termini quantitativi che in valore e registrano un 1% rispetto allo stesso periodo del 2009. Lo segnalano Unaprol e Aipol, parlando di "Un segnale positivo che fa ben sperare per la ripresa delle contrattazioni del nostro miglior prodotto di fronte alla caduta generalizzata dei consumi".
Dall'indagine condotta dall'osservatorio economico di Unaprol emerge che nel primo trimestre del 2010 dalle frontiere comunitarie sono partite oltre 70 mila tonnellate di oli extra vergini con un interessante incremento del 30%, per un introito totale di oltre 340 milioni di euro.
A fronte della sostanziale stabilità delle importazioni del mercato statunitense, si segnalano ottime performance del Giappone (+54%) della Russia (+63%) e della Cina (quasi il 200%) e del Brasile. "E' la dimostrazione, ha sostenuto Ranieri Filo della Torre direttore dell'Unaprol, dell'interesse dei nuovi mercati di consumo per un prodotto come l'olio di oliva ed in particolar modo per la categoria dell'extravergine firmato made in Italy".
Per questo Unaprol ricorda di aver lanciato, congiuntamente ad Aifo e Unapol, il marchio I.O.O.% Qualità Italiana "per offrire al consumatore internazionale l'opportunità di poter scegliere un prodotto di origine certa italiana, contraddistinto da contenuti organolettici e sensoriali di eccellenza certificati ed oggettivi".
"Il nuovo marchio collettivo di I.O.O.% Italiana può rappresentare – ha concluso Ranieri Filo della Torre – una interessante prospettiva di reddito per gli olivicoltori in una campagna produttiva ormai imminente nella quale si prevede un incremento del raccolto di circa il 10% rispetto ai livelli raggiunto nella precedente campagna produttiva".
Fonte:
Ansa,it