Mongolfiera e web: la nuova strada di Internet passa tra le nuvole

09/01/2009

Si è conclusa con successo la fase iniziale di un progetto IST volto a sperimentare tecnologie alternative al satellitare ed ai cavi terrestri.

Il progetto ha lo scopo di dimostrare che è possibile utilizzare piattaforme ad alta quota (HAP- High Altitude Platiform) come i dirigibili o i palloni aerostatici utilizzando la banda larga. L’esperimento si propone come tecnologia alternativa per colmare il gap esistente tra le tecnologie senza filo satellitari e terrestri.

I palloni aerostatici e la banda larga offrono importanti vantaggi nella loro applicazione: permettono il raggiungimento di aree rurali e zone periferiche di tutta Europa offrendo una valida soluzione al digital divide sia tecnologico che geografico, l’infrastruttura non richiede la perforazione di strade per nuovi cavi, offre la copertura di una percentuale di utenti di mille volte superiore alla copertura satellitare, è possibile inoltre collegarsi senza filo ad Internet ad una velocità elevata, come ad esempio sui treni.

Un’ulteriore opportunità proposta dalla banda larga “stratosferica” è il costo: il lancio dei dirigibili e dei palloni aerostatici ha un costo nettamente inferiore, pari ad un decimo, del costo del lancio di un satellite.

La nuova tecnologia ha utilizzato dei dispositivi per comunicazione ed ottiche sistemate a bordo di un pallone aerostatico sospeso ad una quota di 24 Km. E’stato possibile effettuare il primo collegamento ad una velocità di 11 Mgbsn (Megabit al secondo) fino ad una distanza di 60 Km, ma i ricercatori ritengono che si possa arrivare ad avere collegamenti ad una velocità superiore fino a 200 volte rispetto alla tradizionale banda larga cablata.

Il consorzio Capanina. responsabile del progetto, è composto da 13 partner europei e giapponesi , che proseguiranno nel 2006, lo sviluppo della sperimentazione.

Fonte:
Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie