Migliora il saldo del commercio italiano con i Paesi fuori dall’Unione europea

25/03/2013

MILANO – Migliora nel raffronto annuo il saldo commerciale dell'Italia nei confronti dei Paesi fuori dall'Unione europea, anche se la dinamica registrata a febbraio rispetto al mese precedente indica un nuovo rallentamento dei flussi commerciali. A febbraio 2013 la bilancia commerciale con i Paesi extra Ue ha registrato un surplus di 704 milioni di euro, dopo il deficit di 1,49 miliardi rilevato in gennaio. Lo stima l'Istat secondo cui rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, le esportazioni sono cresciute del 2,1% e le importazioni sono diminuite del 12,4%. A livello congiunturale, entrambi i flussi commerciali hanno registrato "una significativa diminuzione", più marcata per le esportazioni (-5,7%) che per le importazioni (-3,4%).

La diminuzione congiunturale dell'export, rileva Istat, è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni, ad esclusione dell'energia (+23,4%). Sul fronte importazioni, la flessione interessa tutti i principali comparti, a eccezione dei beni di consumo durevoli (+0,6%). La riduzione è  particolarmente marcata per i beni strumentali (-9,1%). Negli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale delle esportazioni rimane positiva (+0,9%), sostenuta dalla crescita dei beni strumentali (+2,5%) e di consumo non durevoli (+1,1%). La forte diminuzione delle importazioni di energia (-10,3%) è alla radice della flessione degli acquisti dall'estero di beni rispetto al trimestre precedente (-3,4%).

A febbraio l'aumento tendenziale delle esportazioni coinvolge tutti i principali

comparti, con l'eccezione dei prodotti intermedi (-3,8%). Le importazioni registrano una diminuzione tendenziale diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni, con cali particolarmente rilevanti per i beni di consumo durevoli (-18,1%) e l'energia (-16,6%). Su base annua, l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici passa da +4,1 a +5,0 miliardi di euro e il deficit energetico si riduce da -5,6 a -4,3 miliardi di euro. I mercati più dinamici all'export sono: Russia (+16,0%), Opec (+14,3%), Giappone (+7,5%) e Mercosur (+6,4%). In calo invece le vendite verso la Cina (-9,2%). La diminuzione delle importazioni è particolarmente sostenuta per i flussi commerciali provenienti da Mercosur (-35,5%), Stati Uniti (-22,1%), Eda (-20,6%) e Opec (-13,8%). In aumento gli acquisti da Turchia (+12,8%) e Russia (+8,2%).

 

Fonte:
La Repubblica