Maxi-perdite da 5,8 miliardi di dollari per Ford

09/01/2009

Ford Motor, il colosso statunitense dell’automobile, ha registrato nel terzo trimestre una maxi-perdita di 5,8 miliardi di dollari, imputabile agli oneri legati al taglio di posti di lavoro nel NordAmerica ed alla svalutazione degli asset legati alle stesse attività nordamericane ed alla Jaguar.

Al tempo stesso, il gruppo ha comunicato di aver in corso la revisione dei bilanci dal 2001 fino al secondo trimestre dell’esercizio in corso.
I risultati diffusi oggi da Ford sono preliminari; la perdita netta per azione è di 3,08 dollari mentre nel pari periodo dell’anno precedente si era avuto un rosso per 284 milioni (15 cents di perdite per azione).
Al netto di quelle che la casa automobilistica definisce voci non ricorrenti nel bilancio, la perdita nel terzo trimestre è stata peraltro di 1,2 miliardi di dollari, ossia 62 cents per azione.

Le operazioni legate alle attività nordamericane sempre nel terzo trimestre hanno accusato una perdita pari a due miliardi di dollari al netto delle tasse e di alcuni oneri non ripetibili. Si tratta dell’ ottavo trimestre negli ultimi nove che chiude in passivo.

Per quanto riguarda la riscrittura dei bilanci a partire dal 2001, l’intervento si è reso necessario allo scopo di correggere le poste legate all’attività svolta sui derivati.
Ford ha preannunciato che la revisione andrà ad impattare sui risultati del terzo trimestre diffusi oggi.

La maxi-perdita registrata nel terzo ‘quarter’ è dovuta in particolare ai 4,63 miliardi di dollari di costi legati al taglio dell’occupazione ed alla riduzione dei salari.
Gli analisti comunque avevano messo in conto un passivo di queste dimensioni, considerato che il sondaggio di Thomson Financial indicava una perdita di 61 cents per azione al netto degli oneri non ripetibili, contro i 62 cents comunicati da Ford.

A settembre Ford aveva annunciato il taglio di circa 30mila posizioni lavorative entro il 2008, con un anticipo di quattro anni rispetto alla scadenza originariamente prevista. Nell’ambito di questo piano, la casa automobilistica sta offrendo incentivi all’ esodo per tutti i 75mila addetti in organico.

Fonte:
Il Sole 24 Ore