Maxi-alleanza tra Nokia e Siemens. Operazione da 13,7 miliardi
09/01/2009
BERLINO – Nasce in Europa un nuovo colosso mondiale delle telecomunicazioni. Il gigante finlandese Nokia e il numero uno in Germania, Siemens, che insieme vantano un giro d’affari di circa 16 miliardi di euro, hanno deciso la fusione delle loro attività nella gestione di reti cellulari e cablate. E’ un accordo da 13,7 miliardi di euro, quanto è attualmente il valore combinato dei due gruppi, quello da cui nasce il terzo operatore mondiale nel settore sulla scena internazionale.
L’annuncio ha fatto volare entrambi i titoli sulle piazze d’affari mondiali: l’azione Nokia si è apprezzata nel pomeriggio del 4,35 per cento, quella Siemens addirittura dell’8,60 per cento. Ma le sinergie, hanno spiegato i ceo delle due aziende, il finlandese Olli Pekka Kallasvuo e il tedesco Klaus Kleinfeld, imporranno tagli all’occupazione. Saranno eliminati un massimo di 9 mila posti di lavoro sui 60 mila attuali dei due gruppi. Cioè dal 10 al 15 per cento del totale. Ciò per realizzare risparmi dell’ordine di 1,5 miliardi di euro entro il 2010.
La nuova società sarà controllata al 50 per cento da ciascuna delle due case madre, si chiamerà Nokia Siemens Network. Avrà la sede centrale in Finlandia e una forte base operativa a Monaco, città dove risiede il vertice di Siemens. Ma la direzione della gestione delle reti verrà delocalizzata in India, paese che attraversa come è noto un boom nella fornitura di servizi nel settore. Il ceo sarà Simon Beresford-Wylie, attualmente capo di Nokia Networks. Lo affiancherà, quale responsabile finanziario, il tedesco Peter Schoenhoefer, ora capo di Siemens Austria.
“La situazione globale”, ha detto Kleinfeld, “rappresenta una sfida, ma anche una chance, e noi abbiamo approfittato dell’opportunità per creare un’impresa con grandi potenzialità di crescita”. Gli ha fatto eco Kallasvuo: “La fusione è il mezzo migliore per creare un portafoglio di attività diversificate in grado di far fronte alla concorrenza mondiale. Abbiamo trovato il socio giusto al momento giusto”.
Su scala mondiale, Nokia Siemens Network sarà globalmente il numero tre. E il numero due, se si conta solo la fornitura di infrastrutture mobili e servizi. Il numero uno, per dimensioni industriali, è Cisco Systems, ma il primo posto spetta invece agli svedesi di Ericsson se si usa come parametro la fornitura e gestione di reti. Il numero due è invece Alcatel Lucent, nata dalla fusione tra i due gruppi francese e americano. Ma come Kallasvuo ha sottolineato, l’alleanza finno-tedesca parte con grandi ambizioni.
“Noi miriamo a crescere più velocemente del mercato, e anche più in fretta di tutte le altre imprese nel settore. Potremo arrivare a margini di profitto a due cifre già l’anno prossimo. Avremo uno dei migliori team di ricerca e sviluppo del mondo, ci proporremo sia ai paesi industriali sia ai mercati emergenti”. Al momento, secondo Credit Suisse del totale del mercato delle reti di telecomunicazioni – che ammonta a circa 65 miliardi di dollari – Nokia e Siemens insieme possono sperare di conquistare un 21 per cento.
Contro, ad esempio, il 26 per cento di Ericsson.
Per Nokia, che finora aveva evitato fusioni e accordi, è una svolta strategica. Con l’accordo, a sua volta, Siemens risolve al momento i gravi problemi di “Com”, il suo comparto telecomunicazioni. Proprio una delle branche d’origine del gruppo tedesco lamentava infatti gravi perdite. Monaco aveva fatto trapelare da mesi voci di una sua intenzione di cederlo. Ma si era parlato anche di una possibile intesa con i finlandesi.
Fonte:
La Repubblica