Luglio decisamente debole per l’auto in Brasile, Fca vira al ribasso

04/08/2015

Il titolo Fiat Chrysler  vira al ribasso a Piazza Affari (-1,28% a 14,65 euro) in scia all'andamento del Brasile ancora molto debole e inferiore alle attese, anche se il gruppo dovrebbe gradualmente beneficiare del lancio del Jeep Renegade. Luglio è infatti stato un mese decisamente debole per l'auto in Brasile a causa della crisi economica, con le immatricolazioni di auto, bus e mezzi pesanti in ribasso del 23% su anno a quota 227.621 veicoli, in linea con il -24% del primo semestre. Più nel dettaglio, le immatricolazioni di auto hanno registrato un calo del 20% e quelle dei veicoli commerciali un -28%. Da inizio anno il mercato brasiliano è risultato in flessione del 20%. In un contesto così cupo, Fiat  ha sottoperformato il mercato con un -33% anno su anno a 40mila unità e da inizio anno ha registrato immatricolazioni in flessione del 33,5% con uan quota di mercato del 18,4%, 318 punti base sotto il livello di luglio 2014.

Per l'associazione di categoria Fenabrave è improbabile una ripresa delle vendite nei prossimi mesi, tanto che per l'anno si prevede un calo di circa il 20%. Tuttavia gli analisti di Equita, che hanno ribadito il rating buy e il target price a 18 euro sul titolo, sono convinti che nel caso di Fca  le aree Nafta ed Emea siano in grado di compensare il calo dell'America Latina, portando alla conferma dei volumi di consegna di 4,8 milioni quest'anno, target recentemente abbassato da 4,8-5 milioni. D'altra parte a luglio le immatricolazioni di Chrysler  in Usa (50% dei volumi di Fca ) sono cresciute del 6% a 178mila di cui auto +6% a 38mila e truck +6% a 139 mila, trainata da Jeep (+23% a 73mila) che ha beneficiato del contributo della nuova Renegade lanciata 4 mesi fa (6.3mila unità) e da Chrysler  (+10% a 26mila). Chrysler  ha anche leggermente sovraperformato il mercato cresciuto del 5% a 1,50 milioni. La crescita di luglio è solo leggermente inferiore alla guidance 2015 dell'area Nafta (+8% a circa 2,7 milioni). Al contempo le immatricolazioni di Fiat Chrysler  in Italia sono cresciute del 19% a 37mila unità (+17% da inizio anno a 286mila), sovraperformando il mercato cresciuto del 14,5% a 131mila unità (+15% fa inizio anno a 1,005 milioni). Si è trattato del settimo mese di fila in crescita a doppia cifra. E dato ancora più importante gli ordini del mercato sono saliti del 10% a 112mila (+16% da inizio anno a 992mila) e la crescita di luglio sul mercato più importante in Europa è superiore alla guidance 2015 dell'area Emea: +10% a circa 1,1 milioni.

"Il mercato italiano da inizio anno è risultato in crescita del 15%, ben oltre la nostra stima di un +7% per l'intero 2015. I dati del primo semestre sono state un po' gonfiati dalle levate registrazioni delle società di noleggio, in parte grazie all'Expo, e dalle offerte commerciali più recenti", commentano gli analisti di Mediobanca  Securities che quindi si aspettano una crescita più moderata nella seconda parte dell'anno, "e questo sembra essere coerente con gli ordini che stanno perdendo slancio nel corso degli ultimi mesi". Per quanto riguarda gli Stati Uniti il trend "è al di sopra delle nostre aspettative e fa ben sperare per i numeri di Fca  del secondo semestre dopo i solidi margini del secondo trimestre", precisano gli analisti di Mediobanca . Dunque complessivamente "le notizie arrivate sono positive per il settore: molti sul mercato vedono il settore auto sopravvalutato, ma fino a quando le immatricolazioni sono in aumento è difficile vedere una battuta d'arresto per le azioni".

La stessa debolezza prolungata del Brasile "non è una sorpresa. Le aziende più esposte al Paese sono Fca  e Sogefi . Invece Brembo  ha solo una piccola parte dei ricavi che derivano quest'area", aggiungono gli esperti. "Ribadiamo quindi il rating outperform su Fca  con un target price a 17,5 euro e su  Brembo  con un target price a 44,1 euro, neutral, invece, su Sogefi  con un prezzo obiettivo a 2,45 euro e Landi Renzo con un prezzo obiettivo a 1 euro", concludono gli analisti di Mediobanca . Anche per gli analisti di Banca Akros (buy e target price a 18,65 euro su Fca ) le vendite in Brasile sì sono andate male ancora una volta ma i dati non sono una sorpresa: "stiamo assumendo che le vendite di Fca  nel Paese scenderanno del 24% circa quest'anno. Mentre ipotizziamo chele vendite del gruppo negli Stati Uniticresceranno del 6%anno su anno e nell'area Emea del 12,5%".

 Fonte: Milanofinanza.it