Luce e gas, bollette più care da aprile

09/01/2009

Aumenti del 5,7% per l’energia elettrica e del 2,1 % per il gas.
La spesa totale per le famiglie aumenterà del 3,1%

ROMA – Rincari in vista per luce e gas. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha aggiornato le tariffe per il trimestre aprile-giugno 2006, stabilendo un aumento del 2,1% per il gas e del 5,7% per l’elettricità. Lo comunica l’Authority in una nota, specificando che la spesa totale per le famiglie aumenterà del 3,1%. L’ente di controllo spiega che, considerata l’elevata dipendenza del sistema energetico nazionale dall’importazione di idrocarburi, gli aumenti sono sostanzialmente dovuti al perdurare delle elevate quotazioni del petrolio e ai primi riflessi onerosi della trascorsa «emergenza gas».
TENSIONI – Le forti tensioni che ancora caratterizzano i mercati internazionali dei combustibili hanno contribuito all’aumento dei costi della generazione termoelettrica. Anche gli aumenti, seppur più contenuti, dei prezzi internazionali del gas sono influenzati da quelli petroliferi. Nel primo trimestre 2006 – ricorda l’Autorità, il prezzo del petrolio in dollari è aumentato di circa il 30% rispetto allo stesso trimestre del 2005, e si è mantenuto stabilmente su una fascia superiore ai 60 dollari al barile; a tali aumenti va aggiunto l’effetto dell’apprezzamento della valuta statunitense sull’euro. Nel breve periodo non si prevede un significativo allentamento di queste tensioni: le stime più accreditate proiettano il permanere del prezzo del petrolio (Brent) su livelli compresi tra i 55 e i 62 dollari al barile.
ISTRUTTORIE – Inoltre, rileva sempre la Commissione presieduta da Alessandro Ortis, i primi mesi del 2006 sono stati caratterizzati dall’emergenza gas, cioè da una carente copertura del fabbisogno. La domanda di gas naturale ha infatti registrato un forte incremento nella prima parte del periodo invernale, sia per le condizioni climatiche particolarmente rigide, sia per l’aumento della produzione elettrica degli impianti alimentati a gas. Di contro l’offerta ha evidenziato alcune carenze dovute, tra l’altro, alla riduzione delle forniture di gas dalla Russia, a problemi d’avviamento del gasdotto dalla Libia, a una insufficiente disponibilità infrastrutturale (per importazione e stoccaggio del gas). Ma vi è stato, sottolinea l’Authority, anche un improprio uso degli stoccaggi da parte di operatori, specie nella prima parte della stagione invernale. Tanto che per l’accertamento di questi ultimi comportamenti, l’Autorità ha già avviato istruttorie formali.

Fonte:
Corriere della Sera
28 marzo 2006