Lo Sport come veicolo della cultura italiana nel mondo

09/01/2009

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, ha presentato “Sport senza confini”, un progetto per esportare il modello sportivo tricolore presso gli emigrati attraverso l’assegnazione di borse di studio per corsi di formazione per operatori del settore

Roma – Questa mattina il Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, ha presentato alla stampa la prima edizione del premio “Sport Senza Confini “. L’iniziativa, organizzata da Alleanza Sportiva Italiana, in collaborazione con il Comitato Tricolore Italiani nel Mondo e patrocinata dal Ministero per gli Italiani nel Mondo, intende premiare con borse di studio e tirocini in Italia, dieci giovani sportivi di cittadinanza o di origine italiana, residenti all’estero e operanti nel mondo dello Sport e del Volontariato.

“E’ questo un progetto – ha dichiarato Tremaglia nel corso del suo intervento – che consentirà ai giovani italiani che risiedono nei paesi del mondo nei quali risulta più numerosa la loro presenza, di confrontarsi con la cultura italiana attraverso la sana pratica sportiva. Un piccolo passo che intendo far seguire da altre iniziative. Al momento mi sto attivando per riportare i Giochi della Gioventù italiani in tutto il mondo.Lo sport – ha quindi aggiunto il Ministro per gli Italiani nel Mondo – è sempre stato foriero di valori educativi e pedagogici che aiutano a crescere, attraverso il sacrificio e il confronto con gli altri all’interno di un gruppo. Ed è per questo che questa iniziativa, non solo mi riempie di orgoglio per le finalità educative che implica, ma mi rende felice perché raggiunge uno degli scopi che perseguo da quando mi è stato dato l’onore di rappresentare, come Ministro, gli Italiani nel Mondo, che è il contatto e il dialogo tra quelle che chiamo le due Italie unite da sport, cultura e amore per la Patria “.

Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ed Ente con finalità morali e assistenziali riconosciuto dal Ministero degli Interni, l’Alleanza Sportiva Italiana si occuperà del progetto che, nelle intenzioni degli organizzatori, persegue molteplici obiettivi: sensibilizzare le comunità di italiani presenti all’estero, provvedere alla formazione dei partecipanti sulle tematiche dello sport in particolar modo sull’organizzazione di eventi sportivi, sancire il legame di sport amatoriale e cultura, creare occasioni di aggregazione ed esportare il modello dello sport italiano all’estero .

Il progetto è destinato a dieci giovani di cittadinanza o origine italiana e di età compresa tra i 18 ed i 33 anni, operanti nel mondo dello sport e del volontariato, residenti in quindici paesi: Canada, Stati Uniti, Venezuela, Brasile, Argentina, Cile, Perù, Sud Africa,Germania, Belgio, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Australia. Il corso, che ha una durata complessiva di sette giorni, prevede quaranta ore di formazione. Il bando di concorso verrà inoltrato presso le comunità italiane residenti all’estero attraverso i Comites (Comitati degli Italiani all’Estero; organi di rappresentanza degli italiani residenti nelle Circoscrizioni Consolari). Le domande corredate da curriculum vitae, dovranno pervenire in duplice copia e supporto informatico entro il primo giugno 2005 presso la sedi dell’Alleanza Sportiva Italiana.

“I contatti con le associazioni italiane nel mondo – spiega Marco Pietrogiacomi, responsabile esecutivo del progetto “Sport senza confini ” per l’Alleanza Sportiva Italiana – verranno attivati a partire da domani, quando la macchina organizzativa entrerà in pieno regime”. I corsi, che si terranno nel mese di luglio, si svolgeranno presumibilmente, oltre che a Roma, anche presso la sede della neonata fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli, a Palermo. Al termine del ciclo di lezioni verrà rilasciato un attestato di frequenza, riconosciuto dall CONI.

Quanto ai contenuti dei corsi, questi riguarderanno essenzialmente aspetti relativi alla legislazione vigente in materia, marketing e gestione degli eventi sportivi. “Il progetto – chiarisce Pietrogiacomi – abbraccia tutte le discipline sportive ed ha un respiro di medio-lungo termine. E’ infatti importante sottolineare come l’iniziativa verrà replicata negli anni con il proposito di creare cellule italiane all’estero che possano operare nella gestione di eventi sportivi. Come ha rimarcato il Ministro Tremaglia, la nostra iniziativa vuole esportare la cultura italiana attraverso lo sport; sport inteso come veicolo di fratellanza e di condivisione dei valori “.

L’istituzione del progetto “Sport senza confini” vuole costituire, nelle intenzioni del Ministero per gli Italiani nel Mondo, un primo passo verso il ripristino dei giochi della gioventù, sebbene, rimarca il responsabile di Alleanza Sportiva Italiana, molto dipenderà dalle disponibilità di cassa. “Il CONI non dispone attualmente dei fondi necessari per organizzare una simile iniziativa; proprio a causa della scarsa disponibilità di fondi i giochi della gioventù sono stati cancellati cinque anni fa”.

Guastavo Quintana, dirigente del Comitato Sportivo di Stadio Italiano, polisportiva fondata nel 1942 da emigrati italiani a Santiago del Cile ricorda positivamente la partecipazione dell’associazione sportiva che conta circa ottomila soci, ai giochi della gioventù e commenta con entusiasmo l’iniziativa lanciata oggi dal Ministero per gli Italiani nel Mondo. “Sicuramente – spiega infatti Quintana, in possesso di passaporto italiano – lo sport può costituire una soluzione affinchè i ragazzi si avvicinino alle loro origini italiane. Del resto i principali eventi sportivi italiani, calcio in testa, sono seguiti con molto interesse dai ragazzi cileni. Si tratta senza dubbio di un catalizzatore che permette loro di identificarsi. Per questo, nel nostro piccolo, abbiamo costruito una rete con la scuola italiana di Santiago e con altri sette istituti scolastici italiani del Paese”.

Notiziario NIP – News ITALIA PRESS agenzia stampa – N° 88 – Anno XII, 5 maggio 2005