L’industria brasiliana del marmo cerca compratori italiani
09/01/2009
L’impresa del marmo Kobayash, situata nell’area industriale lagoinha, nella città di Ribeirão Preto, nello stato di San Paolo, è posta in vendita per imprenditori italiani interessati a proseguirne l’attività. Essa opera nel comparto della lavorazione e industrializzazione di marmi e graniti. Vende inoltre rubinetti, vasche, tinozze e elettrodomestici Bosch e Continental. La costruzione occupa una superficie di 1800 metri quadri su un terreno di 2500 metri, estendibile fino a 4500. Sono compresi uffici, show room, fabbrica, magazzino e parcheggio.
La regione in cui è localizzata è favorevole, in quanto è la maggior produttrice mondiale di zucchero e alcool e le raffinerie rappresentano una delle principali attività della zona, in cui ci sono ventuno raffinerie con circa 8 mila impiegati. Ciò stimola lo sviluppo di altri settori, come quello delle macchine agricole e delle attrezzature per raffinerie. Altre attività industriali consolidate ed economicamente di rilievo sono il calzaturiero, il medico odontologico e ilmetalmeccanico. Ribeirao Preto si trova a 313 kilometri da San Paolo in prossimità di diramazioni stradali, che facilitano l’accesso alle varie regioni circostanti, dello stato di San Paolo e del Brasile.
Tutta l’area è tra le più sviluppate del Brasile, con uno dei tenori di vita più elevati. Inoltre, Il Brasile si colloca oggi tra i maggiori estrattori di minerali presenti sul pianeta; ha migliorato le infrastrutture in tutti i segmenti e aspira ad attrarre nuovi investitori stranieri.
Il Brasile si distacca per possedere una percentuale pari al 42 per cento del proprio territorio, composto di formazioni potenzialmente ospitanti giacimenti minerali metallici, una manodopera qualificata e a buon mercato e un mercato finanziario solido. Tali motivi fanno sí che sia elevata la capacità di attrarre capitali per investimenti nel settore, per un valore di 1,6 bilioni di dollari.
Nel 2003 gli investimenti esteri sono stati pari a 10,14 milioni di dollari e nel 2004 la somma è salita a 18,7 milioni. Il settore minerario rappresenta l’8,5 per cento del Pil nazionale e ne sospinge altri, come le costruzioni e l’agroindustria. Inoltre origina il 30 per cento del Pil industriale. Anche l’agenzia nazionale dei trasporti terrestri divulga la relazione sugli investimenti nel sistema ferroviario del paese, tra il 2003 e 2004.
Il bilancio mostra che gli investimenti sono cresciuti del 76,3 per cento nel periodo considerato e sono ammontati a 1,89 bilioni lo scorso anno. Secondo l’agenzia, la maggior parte delle risorse è stata investita in vagoni e locomotive. Le imprese concessionarie hanno chiuso il 2004 con un totale di 2125 locomotive e 74400 vagoni. Per il 2005 si attende la conferma di ordini per altri 7500 vagoni.
Fonte:
denaro.it
12-10-2005