Liberalizzazioni: via i costi di ricarica per i telefonini, e benzina nei supermarket
09/01/2009
Ricariche telefoniche: la questione è affrontata al primo articolo e prevede «il divieto da parte degli operatori della telefonia mobile dell’applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto». Arriva poi la libertà di recedere senza vincoli di tempo o di costi i contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazioni elettronica.
Benzina: la parola d’ordine è «pubblicità» e informazione degli automobilisti. Sono previsti sistemi incrociati: le società che gestiscono le infrastrutture stradali dovranno predisporre «dispositivi d’ informazione e stipulare convenzioni con le reti radiofoniche» per informare gli utenti sui prezzi di vendita, anche in forma comparata, praticati dai distributori delle strade e autostrade. I benzinai, dall’altro lato, dovranno usare «gli stessi metodi per avvertire, in tempo reale» i propri clienti delle «’condizioni di grave limitazione del traffico». E nella parte del provvedimento relativo alle «restrizioni alla concorrenza» si prevedono – anche se mai esplicitamente citati – interventi apri-pista anche alla grande distribuzione, alla vendita cioè in supermercati e ipermercati. ll provvedimento stabilisce infatti che non possano essere poste «limitazioni alla possibilità di abbinare nello stesso locale o nella stessa area di vendita prodotti e servizi complementari e accessori rispetto a quella originale o principale». E tale «principio – è esplicitamente riportato – si applica anche alla distribuzione carburanti». Come dire che i benzinai possono vendere anche prodotti diversi dai carburanti (il cosiddetto non-oil) e gli altri esercizi, supermercati e ipermercati compresi, possono vendere carburanti.
Nuove imprese: sarà più facile avviare un’impresa. È prevista la presentazione al Registro delle imprese, in via telematica o mediante la Camera di commercio competente, della «comunicazione unica». La comunicazione unica vale quale assolvimento di tutti gli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al registro delle imprese e ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali e per l’ottenimento del codice fiscale e della partita Iva. La nuova procedura si applica anche in caso di modifiche o cessazione dell’attività d’impresa. Verrà rilasciata in tempo reale una ricevuta che dà via libera istantaneo alla nuova attività.
Compagnie low cost: il testo sancisce inoltre lo stop alla pubblicità delle tariffe aeree che non contengono anche in maniera esplicita l’indicazione di spese, tasse e oneri aggiuntivi. Le compagnie dovranno poi indicare quanti posti sono disponibili a prezzi promozionali.
Assicurazioni: previsto il divieto di esclusiva nella distribuzione di prodotti assicurativi del ramo danni e una serie di tutele a favore dei titolari di polizze Rc Auto. L’impresa di assicurazioni non potrà stipulare nuovi contratti di Rc auto con un automobilista per una classe di merito inferiore a quella che risulta dall’ultimo attestato di rischio. Inoltre le assicurazioni, dopo un incidente, non potranno cambiare classe di rischio ai propri clienti prima di aver accertato l’effettiva responsabilità «che è individuata nel responsabile principale del sinistro, secondo la liquidazione effettuata in relazione al danno e fatto salvo un diverso accertamento in sede giudiziale». Le imprese assicurative poi saranno obbligate a comunicate «tempestivamente» le variazioni in peggio della classe di merito.
Il Pubblico registro auto: viene abolito. Gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi cessano di esser sottoposti alle disposizioni riguardanti i beni mobili registrati. Ad essi «si applicano le disposizioni del codice civile sui beni mobili». Gli atti che incidono sul diritto di proprietà dei veicoli «sono stipulati mediante registrazione nell’Archivio nazionale dei veicoli» e poi annotati sulla carta di circolazione.
Autoscuole: non servirá più alcuna autorizzazione. «L’attivitá di autoscuola è soggetta alla sola dichiarazione di inizio attivitá da presentare all’amministrazione provinciale territorialmente competente, fatto salvo il rispetto dei requisiti morali e professionali, della capacitá finanziaria e degli standard tecnico-organizzativi previsti dalla normativa vigente».
Veicoli truccati: per chi trucca l’auto, la noto o il motorino arriva una multa che potrà partire da un minimo di 375 euro fino ad un massimo di 1.433 euro. Alla sanzione pecuniaria sarà accompagnato anche il ritiro del libretto di circolazione.
Targhe personalizzate: la targa sarà personalizzata e conservata dal proprietario al cambio di ogni automobile.
Mutui: nessuna autentica notarile per l’estinzione di un mutuo. Il cittadino «è tenuto a comunicare entro 30 giorni, anche direttamente, l’avvenuta estinzione del mutuo alla conservatoria che provvede d’ufficio alla immediata cancellazione dell’ipoteca». Chi ha un mutuo potrà trasferirlo a una nuova banca senza perdere i benefici fiscali per la prima casa.
Scoperto conto corrente: i correntisti che vedono andare in rosso talvolta il proprio conto non pagheranno più la commissione di massimo scoperto. «Sono nulle», inoltre, «le clausole che prevedono una remunerazione accordata alla banca per la messa a disposizione di fondi a favore del correntista, indipendentemente dall’effettivo prelevamento della somma». I contratti in corso saranno adeguati entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Tav: per i cantieri ancora non aperti, come la Milano- Verona o la Milano-Genova, vengono stabilite nuove regole per l’affidamento dei lavori per garantire tempi e limiti di spesa. Si tratterebbe del superamento della figura del general contractor.
Autolinee regionali: cade l’esclusiva delle autolinee sulle tratte regionali.
Poste: arriva il risarcimento in caso di ritardata o mancata consegna della posta (la misura compare all’articolo 2 del provvedimento). In caso di ritardi postali il mittente avrà diritto a un bonus «automatico immediatamente spendibile, di valore equivalente (alle spese sostenute, ndr) quale rimborso» ovvero «di valore superiore in caso di mancato recapito nella consegna degli invii postali».
Gas naturale: è previsto che «le aliquote dovute allo stato dai titolari delle concessioni di coltivazione, siano cedute presso il mercato regolamentato». Si tratta di cedere metri cubi di gas sul cosiddetto punto di scambio virtuale, la piattaforma digitale per la compravendita di gas, che è il nucleo iniziale di una vera e propria Borsa del gas. Inoltre le autorizzazioni all’importazione di gas rilasciate dal ministero dello Sviluppo economico sono subordinate all’obbligo di offrire una quota del gas importato presso il punto di scambio virtuale, in rapporto ai volumi importati.
Modernizzazione Pubblica amministrazione: bancomat e carte di credito potranno essere utilizzate nei pagamenti presso le Pubbliche Amministrazioni che dovranno dotarsi dei sistemi per accettare qualsiasi pagamento con moneta elettronica. L’obbligo sarà esteso ai grandi gestori, come le aziende di fornitura di elettricità, acqua e di servizi telefonici. Sarà reso obbligatorio il pagamento con moneta elettronica anche per pensioni e stipendi oltre un certo importo. Nel provvedimento anche incentivi in favore dei privati per dotarsi di POS.
Contratti: le amministrazioni devono corrispondere un indennizzo se revocano atti amministrativi che incidono su precedenti rapporti con i privati, che hanno diritto però solo alle spese già effettuate dal privato e non al risarcimento dell’intero danno.
Agenti immobiliari e di commercio:: scompare il «ruolo» specifico presso la Camera di Commercio nel quale debbono iscriversi gli agenti immobiliari per esercitare la loro professione. La norma riguarda anche gli spedizionieri, i raccomandatari marittimi e i rappresentanti di commercio che potranno svolgere attività «previa presentazione della dichiarazione di inizio attività alla Camera di commercio competente per territorio e per conoscenza alla Questura», corredata dalle autocertificazioni e dalle certificazioni necessarie. La Camera di Commercio verifica il possesso dei requisiti e assegna la qualifica di intermediario distintamente per tipologia di attività.
Cinema: «L’apertura di sale cinematografiche non può essere subordinata al rispetto della distanza minima fra più strutture».
Edicole: perdono l’esclusiva sulla vendita dei giornali e saltano anche tutti i paletti che finora regolamentavano l’apertura di nuovi esercizi. In particolare si vieta «agli operatori economici di stipulare clausole contrattuali o di imporre condizioni di esclusiva territoriale nella distribuzione intermedia di quotidiani e periodici».
Parrucchieri e centri estetici: per aprire un negozio di parrucchiere o un centro estetico basterà la «sola dichiarazione di inizio attività da presentare al Comune territorialmente competente». Decadrà così l’obbligo di licenza e anche l’obbligo di rispettare la distanza minima tra due esercizi che svolgono attività analoghe.
Guide turistiche: non sarà più necessario essere residente per mostrare le bellezze di una regione ai turisti. La bozza del provvedimento prevede infatti che le attività di guida e accompagnatore turistico «non possono essere subordinate all’obbligo di autorizzazioni preventive, al rispetto di parametri numerici e requisiti di residenza, fermo restando il possesso dei requisiti di qualificazione professionale secondo la normativa vigente».
Alimenti: più visibilità alla data di scadenza dei prodotti. «L’indicazione del termine minimo di conservazione deve figurare in modo facilmente visibile, chiaramente leggibile e indelebile secondo modalità non meno visibili di quelle indicanti la quantità del prodotto ed in un campo visivo di facile individuazione da parte del consumatore». Le aziende hanno 180 giorni per adeguarsi alla nuova normativa dalla sua entrata in vigore.
Scuola: i benefici fiscali previsti per le donazioni alle fondazioni «si applicano anche a quelle in favore delle istituzioni scolastiche – si legge nel testo – finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa». Inoltre gli istituti tecnici torneranno ad essere una scuola secondaria con pari dignità rispetto ai licei. Il provvedimento prevede anche l’istituzione di un polo tecnico-professionale, almeno uno per provincia, che comprenda istituto tecnico, istituto professionale, percorso triennale e alta qualificazione tecnico-professionale.
Il Ddl Letta sul riordino delle Authority: è composto da 22 articoli in 25 pagine ed è stato scritto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, che ci lavorava da tempo, con i suoi consiglieri giuridici Giulio Napolitano e Andrea Zoppini. Prevede tra l’altro una nuova Authority «per i servizi e le infrastrutture di trasporto». Il Ddl affida la regolazione dei servizi idrici integrati all’Autorità per l’energia elettrica e gas, il settore postale all’Autorità per le comunicazioni e istituisce l’Autorità dei trasporti con competenze estese «ai settori aereo, autostradale, ferroviario e marittimo», fermi restando i poteri di indirizzo, programmazione, investimento, stipula di convenzioni e contratti, tutela della sicurezza dei ministri di Trasporti e Infrastrutture». Il Capo III riguarda le Autorità di vigilanza sui mercati finanziari: Banca d’Italia per la stabilità degli operatori e del sistema finanziario, la Consob per la trasparenza del mercato. L’articolo 8 trasferisce a Bankitalia le competenze dell’Uic su controlli finanziari, prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo internazionale. L’articolo 9 istituisce il Comitato per la stabilità finanziaria (Csf) al posto del Cicr. L’articolo 10 conferisce al Governo una delega legislativa da esercitarsi entro un anno per la soppressione di Isvap e Covip e l’attribuzione delle relative competenze a Banca d’Italia e Consob. Viene inoltre istituito (articolo 11) il Comitato antiriciclaggio, oltre al Servizio di analisi finanziaria (Saf), che nasce con l’articolo 12 presso via Nazionale come erede dell’Uic. Con l”articolo 21 nasce la Commissione parlamentare per i rapporti con le Autorità indipendenti, composta da 20 senatori e 20 deputati. La legge non comporta oneri finanziari aggiuntivi per lo Stato.
Fonte:
Il Sole 24 Ore