L’Eni vende attività in Brasile

01/08/2011

Cessione completata per la partecipazione dell'Eni in Brasile, già annunciata nel 2010. L'atto formale perfezionato nei giorni scorsi è stato diffuso ieri in un comunicato in cui si legge che il gruppo petrolifero ha passato di mano il 100% della sua partecipazione in Gas Brasiliano Distribuidora, società che commercializza e distribuisce gas naturale nello Stato di San Paolo, a Petróleo Brasileiro SA ("Petrobras"), attraverso la sua controllata Petrobras Gas SA ("Gaspetro").

La cessione è avvenuta dopo aver ricevuto tutte le necessarie approvazioni antitrust e regolatorie. Il corrispettivo totale della transazione di circa 271 milioni di dollari è soggetto a un aggiustamento finale, successivo al trasferimento della partecipazione, sulla base dell'indebitamento finanziario netto e del capitale circolante. Gas Brasiliano Distribuidora detiene la concessione per le attività di distribuzione del gas nella regione nord-ovest dello Stato di San Paolo, area che comprende 375 Comuni, e fornisce i settori industriale, commerciale, residenziale e dei trasporti. La concessione a Gas Brasiliano Distribuidora è stata assegnata nel dicembre 1999, per un periodo di 30 anni, prorogabile per ulteriori 20 anni. Nel corso del 2010, la rete di distribuzione di Gas Brasiliano Distribuidora ha raggiunto 755 chilometri, fornendo supporto alle vendite di gas per circa 236,5 milioni di metri cubi.

La notizia arriva il giorno successivo all'annuncio dei risultato semestrali che hanno mostrato un utile netto in calo del 6%, a 3,8 miliardi di euro, un dato che scende a 1,25 miliardi, nel solo secondo trimestre. Gli utili adjusted, ossia ante imposte, sono invece positivi per il cane a sei zampe con l'operativo adjusted a 9,1 miliardi (+8%) e il netto adjusted a 3,63 miliardi (+4 per cento). Eni ha ricordato come nei primi sei mesi del 2011 siano stati avviati quattro giacimenti negli Stati Uniti, Congo e in Italia e acquisiti i permessi esplorativi in Indonesia mentre i successi nel campo in Norvegia, Usa, Ghana, Venezuela, Regno Unito, Angola ed Egitto hanno portato a un incremento delle risorse di 415 milioni di barili nel semestre. Il colosso italiano vanta anche l'ingresso in due scoperte a gas nel mar di Timor australiano e l'accordo con Sonatrach per lo sviluppo delle riserve di shale gas dell'Algeria. Per quanto riguarda l'intero 2011, Eni prevede in flessione la produzione di idrocarburi rispetto al 2010 mentre stima un aumento delle vendite di gas nel mondo a fronte dei 97,06 miliardi di metri cubi dello scorso anno. Ancora calo, invece, per le vendite di prodotti petroliferi rete in Italia e nel resto d'Europa a causa della riduzione dei consumi di carburanti.

(R.Fi.)

 

Fonte:

Il Sole 24 Ore