Legami più stretti tra Italia e Brasile

09/01/2009

Da San Paolo a Rio de Janeiro in 80 minuti: 403 chilometri di ferrovia collegheranno le due grandi città brasiliane. E per realizzare la più importante opera ferroviaria del Paese il Governo brasiliano si è affidato al progetto di una società italiana, la Italplan, che ha sconfitto concorrenti del calibro della Siemens. «La gara che abbiamo vinto è stata realizzata con il project financing. Abbiamo iniziato sei anni fa, nel 2008 si dovrebbe passare alla costruzione», dice il presidente Giorgio Nucci.

Infrastrutture, ma anche energia, ambiente, meccanica, alimentare e turismo: è ad ampio spettro la collaborazione tra Italia e Brasile, che in questi ultimi anni si è rafforzata. Nel 2005, una visita del presidente Lula in Confindustria, poi nel 2006 una missione imprenditoriale italiana in Brasile a marzo ed una di imprese brasiliane in Italia, ad ottobre.

Ieri, in Confindustria, altra tappa: un incontro tra il presidente della Piccola industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, con il governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, organizzato insieme all’Ice a alla Firjan, la Federazione delle industrie dello Stato di Rio.

Contatti istituzionali, ma anche incontri faccia a faccia tra imprese: 30 brasiliane e un centinaio italiane. «In questi tre anni sono state coinvolte 500 aziende italiane e ci sono stati circa 3mila incontri d’affari.

I risultati si vedono: l’export italiano nel 2006 è cresciuto del 10,5%, un tasso superiore alla media europea», ha sottolineato Morandini, aggiungendo che «il Brasile rappresenta un mercato importante ed ha anche condizioni produttive vantaggiose».

Le grandi aziende sono già presenti, dalla Fiat alla Telecom, a Finmeccanica. Ma anche per le più piccole ci sono spazi: per esempio Carlo Turi, numero uno della Cm Style, impresa che finora ha lavorato su prodotti legati alla nautica, ieri ha preso contatti per produrre in Brasile un nuovo brevetto per filtrare i motori diesel e potrebbe siglare una joint venture con l’azienda brasiliana Filtrex.

Per aprile 2008 è prevista un’altra missione focalizzata su energia e infrastrutture. Sulle bioenergie si è concentrata anche l’attività delle Camere di commercio italiane in Brasile, in particolare quelle di Porto Alegre e di Rio de Janeiro, che hanno creato una “borsa di contatti” per le imprese, mentre la Camera di commercio italiana di San Paolo sta realizzando un network internazionale per le nanotecnologie.

Oggi la delegazione visiterà il Tecnopolo romano, mentre domani sarà in Assolombarda.

Fonte:
Il Sole 24 Ore
Nicoletta Picchio