L’automazione nei supermercati mette a rischio il posto di due cassieri su tre
01/09/2017
Agor@ Magazine – 1º settembre 2017
L'automazione nei supermercati mette a rischio il posto di due cassieri su tre
di Paolo Fiore
Nella grande distribuzione la manodopera umana appare destinata a scomparire. E il futuro appartiene ai robot. Una ricerca inglese
L'automazione è il futuro dei supermercati: sono a rischio due cassieri e addetti alle vendite su tre. Se si allarga lo sguardo all'intera filiera del retail (dalla logistica alla gestione di magazzini e scaffali), va ancora peggio: l'80% degli addetti potrebbe essere sostituita da robot e intelligenza artificiale.
Lo afferma un report di Citi e dell'Oxford Martin Programme on Technology and Employment. La ricerca, intitolata Technology at work 3.0, fa parte di una serie di pubblicazionisull'impatto dell'automazione sul mondo del lavoro.
Negli Stati Uniti sarebbe a rischio, complessivamente, il 47% dei posti. La catena del retail, con una percentuale assai piu' elevata, è quindi uno dei settori piu' esposti. Carl Benedikt Frey, condirettore dell'Oxford Martin School, lo dice in modo ancora più brutale: "Il retail è uno dei settori in cui l'occupazione è destinata a scomparire". Con una dinamica che "colpirà tutte le città e tutte le regioni". Ne faranno le spese cassieri, magazzinieri, fattorini. Penalizzati da tecnologie, come i centri di smistamento e punti vendita senza casse di Amazon, che garantiscono una produttività maggiore.
Il futuro è dalla parte dei robot
Nella gestione dei magazzini, ad esempio, (al netto delle eccezioni) "più del 90% del lavoro è ancora manuale, ma l'automazione potrebbe moltiplicare la produttività per cinque o per sei". Ecco perché il futuro è tutto dalla parte dei robot. Con un effetto collaterale (oltre al calo dell'occupazione): la crescita dell'e-commerce richiede enormi centri logistici: il sistema digitale – hanno calcolato di esperti di Citi e Oxford – ha bisogno di uno spazio quadruplo rispetto ai magazzini dei punti vendita tradizionali. Ci sarà quindi un problema di spazio, soprattutto perché i grandi centri urbani non ne hanno molto da offrire. Per quanto il tema sia discusso, continua lo studio, "l'effetto della rivoluzione digitale è ancora tutto da vedere". Siamo quindi all'inizio. Non solo nei comparti in stato embrionale (i punti vendita senza casse) ma anche in quelli più maturi (come l'e-commerce). Lo dicono i numeri. Nell'ultimo decennio, le vendite attraverso canali digitali sono cresciute (a livello globale) del 20% l'anno. Ma l'e-commerce rappresenta ancora una quota minoritaria del retail mondiale: l'8%.
Un mercato con ancora margini enormi
Ordinare online e ricevere la consegna entro poche ore è già una realtà negli Stati Uniti e in buona parte dell'Europa. Ma, ad esempio, i tempi medi in Brasile sono di nove giorni. Per l'acquisto della spesa quotidiana, la situazione è ancora più difforme: i supermercati (e le consegne) online hanno già toccato il 10% in Corea del Sud, il 7,2% in Giappone, il 6,9% in Gran Bretagna e il 5,3% in Francia. Ma negli Stati Uniti costituiscono l'1,4%. E l'Italia è ferma allo 0,4%. Insomma, il mercato ha ancora margini enormi. Mobile e banda larga, grandi abilitatori dell'automazione nella filiera retail, sono ancora (tutto sommato) poco diffusi. Arriverà poi un'ulteriore spinta dallo sviluppo di sensori, big data, robotica, droni. "Alcune di queste tecnologie – si legge sul report – hanno appena raggiunto una dimensione commerciale e il loro impatto è ancora tutto da verificare". Il panorama cambierà quando "il costo della tecnologia diminuirà", dando la possibilità di risparmiare a fronte di "servizi migliori". A essere penalizzati saranno soprattutto "i mercati dove il costo del lavoro sta aumentando". (agi)
Fonte: http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=19690:l-automazione-nei-supermercati-mette-a-rischio-il-posto-di-due-cassieri-su-tre&Itemid=491