L’appello di Ciampi «Le eccessive tensioni frenano la crescita»

09/01/2009

«Si profilano alcuni segni di ripresa. Bisogna lavorare tutti insieme per coglierli perchè è a rischio il benessere degli italiani»

ROMA – Carlo Azeglio Ciampi celebra il Primo Maggio al Quirinale con i Maestri del Lavoro e rinnova l’allarme per la situazione economica. Dopo un anno senza crescita, dice, «si profilano alcuni segni di ripresa. Bisogna lavorare tutti insieme per coglierli perchè è a rischio il benessere presente e futuro degli italiani». Il Capo dello Stato chiede due cose: un nuovo patto sociale e «l’allentamento delle eccessive tensioni politiche». Con la convinzione che «l’Italia ce la farà perchè gli italiani hanno le energie e la voglia di reagire». «Nonostante le difficoltà – dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energie al debito pubblico», Ciampi si è detto «profondamente convinto della capacità di risveglio, della possibilità dell’avvio di una nuova fase di sviluppo».

«Dobbiamo lavorare con entusiasmo a una nuova fase della vita della Nazione, ma il progresso di un Paese non è fatto solo di reddito e produttività. E’ anche fatto di coesione sociale, di assistenza ai più deboli, di tutela dell’ambiente». Lo ha ricordato Ciampi al Quirinale insieme al presidente del Senato Franco Marini, al ministro del Lavoro Roberto Maroni, ad Angelo Sansa in rappresentanza della Camera e al presidente della Corte Costituzionale Annibale Marini. «La questione della crescita economica è però centrale, in questo momento, anche per poter affrontare tutti questi problemi – ha aggiunto il Capo dello Stato -. Un Paese che non si sviluppa adeguatamente incontra crescenti difficoltà ad impegnarsi concretamente sui temi sociali ed ambientali». «A voi giovani, nel concludere, desidero rivolgere il mio saluto di Presidente della Repubblica, in questo ultimo primo maggio del mio settennato – ha concluso Ciampi -. Studiate! Impegnatevi! Chiedete qualità ai vostri insegnanti, ai vostri datori di lavoro! Assumete voi stessi iniziative, in campi vecchi e nuovi! Non arrendetevi di fronte alle difficoltà; affrontatele con il vostro ingegno, con la tenacia di chi vuole riuscire, di chi sa di poter riuscire! Ne avrete sempre un ritorno positivo. Viva l’Italia libera ed unita».

Fonte:
Corriere della Sera
01 maggio 2006