La guerra dei telefoni

09/01/2009

Il mercato della telefonia potrebbe trasformarsi presto in un campo di battaglia. A sferrare l’attacco è la nuova tecnologia Voip, nota ai più attraverso il nome di una ben precisa società: Skype. Le compagnie telefoniche, intanto, hanno già levato gli scudi e c’è da scommettere che, presto, partirà la controffensiva. D’altra parte, il rischio è alto visto che l’offerta di Skype è davvero allettante e, stando alle stime dell’Ocse, permette di risparmiare circa l’80%.

Il servizio consente telefonate gratuite tra computer dotati di un determinato programma e chiamate a costi estremamente ridotti verso reti fisse e mobili di altri gestori. Le compagnie telefoniche hanno fin ora ridimensionato il possibile impatto, spiegando che gli utenti del servizio sono ancora limitati e che il giro d’affari prodotto non supererà, nel 2009, i 400 milioni di euro.

Il ragionamento però non regge. E’ naturale che gli incassi ipotizzati non raggiungano cifre imponenti, viste le basse tariffe applicate. La questione da considerare non è quanto frutterà questo nuovo mercato ma di quanto si alleggerirà il portafogli delle compagnie tradizionali: un bilancio non da poco visto che l’80% dei ricavi arriva proprio dal traffico telefonico.

Inoltre, se davvero non convenisse entrare a far parte della nuova partita, non si capirebbe perché eBay sia stata disposta a sborsare 2,6 miliardi di dollari per acquistare Skype. Così, mentre gruppi di esperti sono già al lavoro per studiare il da farsi, le compagnie telefoniche sono già scese in campo per puntare il dito contro i punti deboli del nuovo sistema.

L’impossibilità di intercettare le telefonate, ad esempio: un nodo non da poco in un periodo come questo in cui terrorismo e tensioni geopolitiche ripropongono con urgenza una necessità di sicurezza che passa anche attraverso il controllo delle conversazioni telefoniche.

Proprio partendo da queste motivazioni la Cina ha deciso di utilizzare un software in grado di bloccare lo scambio dei dati e dunque il sistema Voip. Il prodotto, quindi, già esiste, e non è escluso che possa essere usato anche in un mercato tradizionalmente più liberale come quello occidentale.

Ma le compagnie telefoniche dovranno muoversi anche sul fronte dei prodotti, offrendo soluzioni vantaggiose in grado di contrastare il nuovo nemico. Una prospettiva più allettante, quantomeno per i consumatori. I veri vincitori della battaglia, infatti, potrebbero essere proprio loro.

Fonte:
Buongiorno vitaminic
ALAN FRIEDMAN

30/9/2005