Italia e Brasile: le relazioni si rafforzono con la visita del ministro De Castro

09/01/2009

Le relazioni politiche tra Italia e Brasile sembrano attraversare un periodo roseo. Periodo che sembra essersi rinsaldato dalla visita compiuta in Brasile del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana Romano Prodi lo scorso marzo, la prima realizzata nel Continente americano da quando ha assunto l’incarico di Capo del Governo. L’interesse dei due paesi nell’intensificare gli storici vincoli di amicizia tra Italia e Brasile appare una necessità per entrambi i governi. In quella occasione era stata ribadita l’importanza dei legami umani tra il Brasile e l’Italia – testimoniati dai venticinque milioni di cittadini brasiliani di origine italiana – nella costruzione del vasto patrimonio di relazioni bilaterali.

Il governo di Lula e quello di Prodi, accumunati dall’essere due governo di sinistra o centro-sinistra, hanno evidenziato in questi mesi i valori che il Brasile e l’Italia condividono, come il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani, e hanno reiterato l’impegno di entrambi i Paesi al rafforzamento del multilateralismo, alla difesa della pace e della sicurezza internazionali e alla promozione dello sviluppo accompagnato da giustizia sociale.
Sembra essersi avviato un concreto impegno nel realizzare un partenariato strategico: Italia e Brasile hanno concordato di istituire un meccanismo di consultazioni al più alto livello politico, che preveda riunioni annuali finalizzate alla valutazione degli impegni concordati, alla fissazione di nuovi obiettivi per le relazioni bilaterali e al coordinamento delle posizioni su temi di comune interesse dell’agenda internazionale. Con questo stesso proposito, hanno inoltre deciso di promuovere consultazioni politiche periodiche tra i Ministri degli Affari Esteri dei due paesi ma anche tra gli altri Ministeri.

Nello scorso marzo i due Capi di Governo avevano attribuito la più alta priorità all’attuazione dell’Accordo di Scienza e Tecnologia, firmato dai due paesi nel 1997. In tal senso, hanno raccomandato la conclusione, nel più breve tempo possibile, del Programma Esecutivo sulla Scienza e la Tecnologia e l’insediamento della Commissione Mista di Scienza e Tecnologia e avevano sottolineato l’importanza dell’insediamento del Consiglio Brasile-Italia di Cooperazione Economica, Industriale, Finanziaria e per lo Sviluppo.

È in questo contesto che le relazioni tra i due paesi sono sviluppate nelle ultime settimane e negli ultimi giorni. Il Senatore Edoardo Pollastri, parlamentare eletto sulla Circoscrizione Estero, ripartizione America Meridionale, e Presidente della Camera di Commercio Italiana in Brasile, ha compiuto una visita di due giorni alle istituzioni italiane nel Paese sudamericano. Pollastri ha incontrato in questa occasione il Console di San Paolo Marco Marsilli con cui ha parlato dell’offerta di servizi alla collettività e degli sforzi in atto per migliorarli, sforzi che iniziano a dare i primi frutti. Già nel mese di ottobre i riconoscimenti di cittadinanza sono triplicati rispetto al passato. Inoltre, secondo quanto emerso dal loro incontro, è in atto il rafforzamento dell’organico del Consolato generale: la sede è in attesa dell’autorizzazione formale per l’assunzione di 50 digitatori in loco e dell’arrivo dall’Italia di personale del Ministero degli Affari Esteri.

Anche l’Ambasciatore d’Italia Michele Valensise, che il Senatore ha incontrato nei giorni scorsi in Brasile, ha confermato il forte impegno di tutta la rete diplomatico-consolare per rispondere alle richieste di servizi da parte della comunità in particolare per quanto riguarda l’annoso e grave problema della cittadinanza.
Pollastri ha inoltre avuto modo di scambiare informazioni e idee importanti con la Presidente del Comites di San Paolo Rita Blasioli Costa preoccupata per le notizie di una possibile modifica alla legge sulla cittadinanza ribadendo che non esiste alcuna proposta di legge alla Camera o al Senato che miri a introdurre limitazioni al riconoscimento della cittadinanza per discendenza.

È in questo quadro politico che la prossima settimana compirà una visita in Brasile il Ministro delle Politiche agricole italiano Paolo De Castro. Il Ministro avrà un incontro, lunedì 3 dicembre, alla Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo. De Castro sarà accolto da Pollastri insieme con il Presidente del Comitato per gli Affari Agricoli Joao Carlos de Souza Meirelles.

News ITALIA PRESS ha sentito il senatore Pollastri per capire quali siano gli argomenti in agenda: “De Castro è in Brasile e terrà un seminario presso la Camera gestita da me – ha detto Pollastri -. E’ stato infatti costituito un comitato ad hoc sul settore agroalimentare (il Comitê de Agrobusiness brasiliano ndr) presieduto da João Carlos de Souza Meirelles. L’obiettivo è quello di aumentare le relazioni fra i due stati in campo agricolo e alimentare”.

Perché in questi settori? “Bisogna ricordare che il Brasile è una potenza economica nascente specie in campo agricolo, infatti gran parte delle sue esportazioni riguardano proprio questo settore che pertanto pesa molto sulla sua bilancia commerciale. Fra questi spiccano i succhi d’arancia, la soia, ma anche altri prodotti.. Quella di De Castro è quindi una visita importante per aprire prospettive. Inoltre vi sono molti imprenditori agricoli di origine italiana che pertanto possono facilitarci i contatti”
Uno dei maggiori imprenditori brasiliani è infatti infatti di origini italiane: Blairo Borges Maggi, governatore del Mato Grosso, ultimo figlio di cinque fratelli, Maggi trascorse la sua infanzia nello stato del Paraná per poi trasferirsi nello stato di Mato Grosso a 26 anni, dedicandosi alla coltivazione della soia. Maggi, ingegnere agronomo, impresario e presidente del Gruppo Amaggi,è oggi il più grande produttore mondiale di soia commercializzando circa il 26% della produzione di tutto lo stato del Mato Grosso.

“Il Brasile – ha aggiunto il Senatore Pollastri – è molto avanti nella coltivazioni per biocombustibile che è guardato con grande interesse come risorsa per il futuro. E’ stato uno dei primi stati ad usare auto ad alcool e pertanto ha un buon Know How nel settore”. Il biocombustibile sembra quindi una ulteriore straordinaria risorsa per il Brasile. Tuttavia, l’Onu ha recentemente criticato il biodiesel perchè la coltivazione per questo prodotto ha fatto aumentare il prezzo dei cereali provocando problemi alimentari notevoli. A queste obiezioni Pollastri ha risposto: “Serve un equilibrio, bisogna produrre biodiesel cercando di non alterare gli equilibri alimentari, comunque si è solo all’inizio, di terre coltivabili ce n’è ancora molte, basta aumentare la produzione e i prezzi ritorneranno a calare rendendo i biocombustibili veramente appetibili”.

Fonte:
News ITALIA PRESS