Istat conferma: pil +0,1%, Ftse Mib sulla parità
11/03/2014
L'Istat conferma: il prodotto interno lordo italiano è tornato positivo negli ultimi tre mesi del 2013 dopo nove trimestri consecutivi, ossia dopo oltre due anni. Nel quarto trimestre del 2013 il pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è infatti aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,9% nei confronti del quarto trimestre del 2012. La stima preliminare diffusa il 14 febbraio 2014 scorso aveva rilevato la stessa variazione congiunturale e una diminuzione tendenziale dello 0,8%.
In tutto il 2013 il pil corretto per gli effetti di calendario è diminuito dell'1,8%. Lo scorso anno ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al 2012. La variazione acquisita per il 2014 è pari a +0,1%. Invece il quarto trimestre ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2012.
Rispetto al trimestre precedente, gli investimenti fissi lordi sono aumentati dello 0,9%, mentre i consumi finali nazionali sono rimasti invariati. Le importazioni sono aumentate dello 0,2% e le esportazioni dell'1,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,1 punti percentuali alla crescita del pil: è stato nullo il contributo dei consumi delle famiglie e della spesa della Pubblica Amministrazione, mentre quello degli investimenti fissi lordi è stato positivo per 0,1 punti.
La variazione delle scorte ha contribuito negativamente (-0,4 punti percentuali), viceversa la domanda estera netta ha fornito un apporto positivo per 0,3 punti percentuali. Il valore aggiunto ha segnato una variazione congiunturale positiva nell'agricoltura (0,8%) e nell'industria in senso stretto (0,1%), nulla nei servizi e negativa (-0,7%) nelle costruzioni. In termini tendenziali, il valore aggiunto è diminuito in tutti i comparti ad eccezione dell'agricoltura.
La stessa Coldiretti oggi ha sottolineato che la spesa delle famiglie è crollata del 7% dall'inizio della crisi. I consumi finali delle famiglie lo scorso anno sono scesi a 797.634 milioni con un ulteriore calo del 2,6% rispetto all'anno precedente. A pesare è stato soprattutto il calo della spesa alimentare che rappresenta la seconda voce nel budget familiari. Una volta toccato il fondo gli italiano hanno infatti iniziato a tagliare anche sul cibo con un crollo record del 3,1% della spesa alimentare nel 2013 che significa un calo dell'8% dall'inizio della crisi nel 2008.
Dopo la conferma da parte dell'Istat che il prodotto interno lordo italiano è tornato positivo negli ultimi tre mesi del 2013, a Piazza Affari il Ftse Mib viaggia intorno alla parità (-0,02% a quota 20.748 punti) e lo spread Btp/Bund sale a 176 punti con un rendimento del 3,38%. Stamani la Spagna ha collocato 4,54 miliardi di titoli 6 e 12 mesi con tassi in calo, rispettivamente allo 0,366% dallo 0,382% dell'asta precedente e allo 0,544% dallo 0,618%.
Invece il Tesoro belga ha lanciato stamane, via sindacato, un nuovo titolo di Stato ventennale, ricevendo ordini che finora hanno superato quota 7 miliardi di euro. La guidance di rendimento è stata rivista tra 58 e 60 punti base sopra il tasso midswap rispetto a una prima indicazione in area 60 pb. Il pricing del bond scadenza 22 giugno 2034 è atteso in giornata. Il collocamento è gestito da Barclays, Hsbc, Rbs e Societe Generale. Il rating del Belgio è Aa3 per per Moody's e AA per S&P e Fitch.
Fonte:
Milano Finanza