Investire in Brasile con le obbligazioni World Bank 10%

11/12/2012

C’è sempre più voglia di evadere. Non il fisco intendiamoci, ma dall’Europa o, meglio, dalla finanza continentale e dalla moneta unica che sembra aver portato solo dispiaceri agli investitori in questi ultimi anni.

 

Economia Brasile: facciamo il punto delle prospettive

Così la ricerca di alternative all’euro e al solito dollaro americano stanno diventando un must non solo per gestori di fondi e investitori istituzionali, ma anche per piccoli e medi risparmiatori. Già ma dove andare a parare? L’indicazione unanime degli esperti è verso i paesi emergenti che, insieme alla Cina, dovrebbero rappresentare la nuova frontiera della crescita economica mondiale. Uno di questi paesi è senz’altro il Brasile, destinato a diventare una delle prime economie del mondo e già ora al sesto posto su scala planetaria, davanti all’Italia, per crescita del prodotto interno lordo nel 2011 (2,1 trilioni di dollari). Basti solo vedere quanto sono presenti Fiat, Pirelli, Telecom, Impregilo, ecc. nel paese carioca, per non parlare delle grandi multinazionali tedesche o americane che, con il Brasile stanno facendo affari d’oro poiché le potenzialità inespresse del paese sono immense.

Il tasso di crescita economica del Brasile – sottolineano da tempo  gli economisti – è tra i più alti del mondo e le previsioni vedono il paese sudamericano come uno dei leader finanziari su scala mondiale nei prossimi anni. In vista della realizzazione delle opere per i mondiali di calcio nel 2014 e per le Olimpiadi del 2016, il governo brasiliano ha avviato un programma di investimenti del valore di 133 miliardi di reais (poco meno di 54 miliardi di euro) con concessioni di nuove ferrovie e autostrade nei prossimi 25 anni. Obiettivo del piano è quello di aumentare gli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture e promuovere l’integrazione fra strade, ferrovie, porti e aeroporti, riducendo i costi e aumentando la capacità di trasporto, anche attraverso nuove modalità di concessione alle imprese private. Il grosso della spesa sarà destinato alla realizzazione di 10mila chilometri di ferrovie di cui l’immenso territorio ha bisogno, mentre il resto sarà destinato alla costruzione di 7.500 chilometri di strade e autostrade.

 

Investimenti in Brasile: le obbligazioni brasiliane Wordl Bank 10% 2015

 

Fra le diverse opportunità di investimento, segnaliamo l’obbligazione a due anni della World Bank in reais brasiliani da 720 milioni di reais brasiliani (XS0480029601) e disponibile sul mercato obbligazionario per tagli minimi da 5.000 reais (circa 1.850 euro). Il bond Wordl Bank 10% 2015 scade il 21 gennaio 2015, offre una cedola annuale del 10% e, stando all’attuale quotazione di mercato (109) rende circa il 6,10% lordo a scadenza. L’emittente è della massima affidabilità – osserva Paul Jenkins di RBS – e non ha certo bisogno di presentazioni godendo del massimo grado di giudizio (AAA) da parte delle agenzie internazionali di rating. L’unico rischio per un investitore potrebbe essere costituito dalla volatilità del cambio fra la moneta unica e il real, anche se l’attuale tendenza del rapporto di cambio incoraggia gli acquisti sulla divisa carioca in momentanea fase di debolezza (vedi grafico). Il consiglio – prosegue Jenkins – è tuttavia quello di graduare sempre l’investimento in valuta acquistando il titolo a piccole dosi a distanza di tempo per moderare il maniera ottimale il rapporto di cambio evitando così brutte sorprese al momento del rimborso o della vendita.

Sempre in reais brasiliani, segnaliamo anche un altro emittente di indiscussa solidità: la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, presente con un’obbligazione da 150 milioni che scade il 16 ottobre 2015 e prezza poco sotto la pari. Anche in questo caso il titolo è liquido e negoziabile per tagli minimi da 5.000 reais, offre una cedola annua del 5,50% e un rendimento del 5,55% lordo a scadenza (XS0824386378). I rendimenti si confrontano con un tasso che la Banca Centrale ha da poco abbassato al 7,25%. Da ricordare, infine, che la tassazione degli interessi in maturazione in vigore per questo tipo di strumenti di investimento è rimasta al 12,50% trattandosi di enti sovranazionali equiparati ai titoli di stato.

Fonte:
Investire Oggi