Infrastrutture e trasporti: il Brasile non è ancora pronto per i Mondiali

11/06/2013

A pochi giorni dall’inizio della Confederations Cup e a un anno dalla Coppa del Mondo, in Brasile molte delle infrastrutture delle 12 città ospitanti non sono ancora pronte.

Gli stadi sono l’ultimo dei problemi. Il traffico, i treni inesistenti, il pessimo trasporto pubblico e gli aeroporti troppo piccoli sono la sfida piu’ impegnativa per il Paese, che attende 3 milioni di turisti durante i Mondiali. Quattro aeroporti saranno ampliati, ma probabilmente non saranno pronti in tempo.

Romário, Campione del Mondo nel 1994:
“Quando il Brasile ha deciso di ospitare la Coppa del Mondo, sono state fatte tante promesse alla popolazione, non ancora mantenute. Ad esempio, per quanto riguarda miglioramenti nei trasporti urbani e gli accessi per i disabili”.

Zico, ex nazionale brasiliano:
“Al momento sono davvero preoccupato della situazione riguardante aeroporti, hotel, telecomunicazioni. Non funzionano bene. Il Brasile non è pronto, in termini di infrastrutture, ad ospitare i Mondiali”.

La situazione dei trasporti pubblici a Rio de Janeiro è pessima. Le nuove linee della metropolitana non saranno pronte per la Coppa del Mondo, ma per i Giochi Olimpici del 2016. I turisti che affollano la città chiedono miglioramenti.

“I trasporti pubblici devono migliorare e credo che questo sia possibile . Mi riferisco in particolare alla metropolitana e ai mezzi di superficie, che sono davvero inadeguati”.

“Ci sono molte linee di autobus, ma ci vogliono ore per raggiungere un posto. Per quanto riguarda la metro, c‘è solo una linea principale. Tutto cio’ è davvero poco pratico”.

“E’ vero, non finiranno in tempo la costruzione di certi stadi o di alcune infrastrutture, ma il Brasile resta un Paese meraviglioso. Quando vogliamo, riusciamo in tutto”.

Nelle grandi città, la mobilità urbana è difficile. A San Paolo, ad esempio, la metropolitana è una delle piu’ affollate del mondo, con circa 4 milioni di viaggiatori quotidiani. Sulle autostrade la situazione è la stessa: si parla di 7 milioni di macchine al giorno. Quando piove, la strada si allaga e il traffico diventa insostenibile. Avvicinandoci alla Coppa del Mondo, il governo vede un’unica soluzione per organizzare al meglio la competizione.

Luis Fernandes, delegato dal Ministro dello Sport brasiliano:
“Sappiamo che alcune delle costruzioni già iniziate potrebbero non essere pronte in tempo. Stiamo cercando di ridurre gli inconvenienti con misure come l’aggiunta di festività eccezionali, durante i giorni nei quali si disputano i match. Questo ad esempio, dovrebbe ridurre i problemi di traffico”.

Claudia Garcia, euronews:
“Ma considerando che una città ospiterà 4 o 5 incontri durante i Mondiali, significa 4 o 5 giorni festivi su 25…”

Luis Fernandes, delegato dal Ministro dello Sport brasiliano:
“Si’, è possibile”.

Claudia Garcia, euronews:
“Questo avrà un impatto negativo sulle città e sull’economia del Paese?”

Luis Fernandes, delegato dal Ministro dello Sport brasiliano:
“Credo che l’impatto negativo sarà inferiore al guadagno di una Coppa del Mondo ben organizzata, in termini di efficienza e immagine”.

I brasiliani non sono molto contenti dei Mondiali e dei lavori connessi, a causa dell’enorme investimento pubblico. Finora, il governo ha già speso 11 miliardi di euro e ad esempio per la Conferations Cup i lavori sono costati il 17% in piu’, rispetto alle previsioni.

Luis Fernandes, delegato dal Ministro dello Sport brasiliano:
“Le nuove linee di trasporti che stiamo costruendo non sono per la Coppa del Mondo, ma per il futuro del Brasile e della sua popolazione. I Mondiali durano un mese, le infrastrutture resteranno anche dopo. Stiamo inoltre creando un network nazionale ad alta velocità per l’intero Paese, anche per l’Amazzonia, che non ha ancora l’accesso ad internet. Questo sarà fantastico per il Brasile”.

Romário, Campione del Mondo nel 1994:
“Sfortunatamente oggi, molti aspetti che riguardano la Coppa del Mondo non sono positivi per il Paese, molti degli investimenti non sono necessari. Il Brasile ha ancora altri problemi da risolvere: gli ospedali pubblici e le scuole sono scadenti ad esempio e non ci sono investimenti in questo campo. Da brasiliano, comunque, sono positivo e voglio credere che i Mondiali aiuteranno il Paese e saranno un vantaggio per il futuro”.

 

Fonte:
euro news