In Italia sette milioni sotto la soglia di povertà

09/01/2009

L’Istituto Nazionale di Statistica ha presentato oggi l’indagine sulle condizioni delle famiglie, da cui emerge che per l’anno 2006 in Italia ci sono ben sette milioni di persone sotto la soglia della povertà. La soglia è definita dall’ISTAT sulla base dei consumi medi procapite, ed è fissata in una spesa mensile pari a 582,20 euro per un single, 970,34 euro per una famiglia di due persone e 1581,65 euro per una famiglia di quattro persone. Il dato è impressionante e lo è ancora di più se si spacchettano i dati in base alla provenienza geografica o alla composizione dei nuclei familiari.

Emerge in questo modo che il 65% delle famiglie povere risiede al Sud, con un picco notevole in Sicilia dove risulta povera una famiglia su tre. Ad aggravare ancora il quadro arriva un altro dato: sempre nel Sud Italia le famiglie povere presentano una spesa media mensile di 752,01 euro contro i 797,62 e 806,35 osservati per il Nord e il Centro, dunque la spesa mensile è in realtà ancora più bassa della soglia di povertà. Causa di questa situazione è anche la disoccupazione femminile, che al Sud è in crescita e che fa sì che sempre più famiglie siano in realtà monoreddito.

Inoltre dal rapporto dell’Istat emerge la verità del luogo comune “fare figli è un lusso”: la povertà è infatti maggiormente concentrata fra i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli o con almeno un componente anziano, mentre solo il 3,3 per cento dei single è povero, e il 4,9 per cento delle coppie senza figli. In realtà, spiega Linda Laura Sabbadini (responsabile dell’indagine sulle condizioni delle famiglie), non ci sono grosse novità rispetto agli anni precedenti, la percentuale delle famiglie povere è rimasta pressochè invariata, con un’eccezione per gli anziani per i quali l’incidenza della povertà risulta in aumento, precisamente dal 5,8 all’8,2 per cento.

Fonte:
Excite Italia