In Brasile, l’olio extra vergine di oliva 100% alta qualità italiana

15/06/2010

L’olio extra vergine di oliva 100% alta qualità italiana conquista i consumatori di San Paolo in Brasile, la terza maggiore città italiana del mondo. Il programma di promozione del prodotto delle aziende socie del consorzio olivicolo italiano Unaprol – realizzato nell’ambito del contratto di filiera siglato con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in collaborazione con Veronafiere – è stato presentato negli scorsi giorni alla Fispal, la grande fiera dell'alimentazione in Brasile.

L’obiettivo, secondo il Presidente di Unaprol, Massimo Gargano, è quello di fidelizzare i nuovi consumatori con un prodotto di eccellenza che non può essere imitato. “L’olio extra vergine di oliva di qualità italiana, garantito da Unaprol, è unico. Di non minor peso è il fatto – ha aggiunto – che, su 190 milioni di abitanti, oltre 30 milioni dispongono di un reddito equiparabile a quello europeo e il mercato brasiliano è un mercato con una spiccata propensione al consumo e alla ricerca di prodotti di fascia alta. L’extra vergine italiano ‘targato’ 100% risponde proprio alle esigenze di questa fascia di consumatori con elevata capacità di acquisto”.

Secondo i dati forniti dall’ICE di San Paolo nel corso delle attività organizzate da Unaprol in occasione della Fispal, la previsione di crescita del prodotto interno lordo dovrebbe sfiorare il 6% nel 2010. “Le dinamiche nel mercato del lavoro – afferma il direttore dell’ufficio ICE di San Paolo, Giovanni Sacchi – continuano a sostenere i consumi delle famiglie. Nel 2009, nonostante la crisi, è stato creato quasi un milione di posti di lavoro e i salari reali continuano ad aumentare, tanto che gli analisti prevedono che nel 2010 verranno creati altri 1,5 milioni di posti di lavoro. Il che fa prevedere una spinta verso l’alto dei consumi domestici”.

In Brasile non si produce olio extra vergine di oliva, ma c’è una forte competitività sul mercato in termini di prezzi e di qualità. L’Italia, in Brasile, detiene una quota pari all’8% del valore del prodotto importato, ma il mercato è in crescita continua (+ 8,11% nel 2009 rispetto al 2008).

La prossima sfida sarà quella di educare le nuove generazioni di consumatori brasiliani al consumo consapevole del vero prodotto italiano, aiutandoli a distinguere sul mercato una qualità diversa. Un aiuto potrebbe giungere dalle iniziative che si stanno organizzando per il 2011 – Anno dell’Italia in Brasile. La collaborazione tra l’ICE di San Paolo, il Ministero per lo Sviluppo Economico, il Consolato Generale d’Italia, Veronafiere e Unaprol potrà intensificare gli sforzi di questa partecipazione mista pubblico-privata. L’intesa potrebbe trovare nuovo vigore nell’ambito dell’accordo di settore firmato al SOL di Verona tra il Vice Ministro al Commercio Estero, Adolfo Urso, ed il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, per promuovere il vero prodotto IOO% di alta qualità in tutto il mondo. 

 

Fonte:
(ItalPlanet News)