Il turismo riprende a crescere ma quello di qualità
09/01/2009
In testa le città d’arte, ma solo dove sono stati attivati progetti di valorizzazione territoriale centrati sull’ampliamento e la riqualificazione dell’offerta. Forte la concorrenza dell’area del Mediterraneo
I turisti riprendono a scegliere l’Italia. È il dato che emerge da una serie di indicatori che gli operatori sottolineano in questi giorni.
A Pasqua, secondo le previsioni Enit, gli stranieri sarebbero tornati facendo segnare un aumento di più 5% del flusso segnatamente verso le città d’arte. L’anno scorso ci fu invece una flessione dell’8,3% degli arrivi e del 10,2% delle giornate di presenza.
In particolare è il mercato statunitense che dà segnali di risveglio considerando gli acquisti di pacchetti di viaggio presso gli operatori turistici.
Una conferma viene anche dai dati di Assotravel e Fiavet, che hanno individuato in particolare la presenza italiana nei borghi minori. La Federalberghi, sottolinea di più la predilezione degli italiani per il mare (44% delle preferenze del campione intervistato), la montagna (24%), i laghi (4% rispetto al 2,4% del 2005) e le terme (1,6% delle preferenze rispetto all’1% del 2005) mentre registra una diminuzione rispetto al 2005 delle presenze nelle località d’arte maggiori e minori (8% rispetto all’11% del 2005).
Per quanto riguarda il turismo culturale in Italia, dall’ultimo Rapporto Federculture, emerge che cultura e arte italiane rappresentano la punta di diamante dei prodotti turistici del Bel Paese. I dati congiunti Isnart e Federculture, parlano di 7,2 milioni di turisti culturali italiani, pari al 39,5% dei vacanzieri. Dall’indagine emerge che il 57% dei vacanzieri culturali visita monumenti e siti archeologici, mentre il 39,9% è interessato a musei e mostre. Dalle osservazioni di Federculture e Isnart si evidenzia inoltre che il turismo culturale, in forte ascesa, non è cresciuto in modo indistinto, ma dove sono stati attivati progetti di valorizzazione territoriale centrati sull’ampliamento e la riqualificazione dell’offerta.
A crescere globalmente è comunque il turismo nel Mediterraneo. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto), gli arrivi nell’area sono aumentati lo scorso anno complessivamente del 6%. Tra i primi posti nell’area del Mare Nostrum la Turchia con il 20% di incremento. Il paese aveva registrato nel corso di tutto il 2005 un ottimo andamento. Nel periodo gennaio – dicembre 2005 gli arrivi internazionali sono stati 21.122.798 (+20,59%). Per quanto riguarda altri paesi rivieraschi, l’Agenzia Onu per il turismo registra per la Spagna una crescita negli arrivi turistici del 6% e per la Croazia del 7% tra gennaio e novembre. Aumenti a due cifre per Israele con il 26% tra gennaio e ottobre e Serbia e Montenegro con il 27% nello stesso periodo. Sulla sponda meridionale del Mediterraneo, secondo i dati Omt, l’Egitto ha avuto aumenti del 6%, la Tunisia dell’8%, tra gennaio e novembre 2005, e infine il Marocco del 5% per tutto l’anno.
Fonte:
Ecolabel