Il modello del Polo Tecnologico di Navacchio conquista il Brasile

21/02/2011

Nell’anno che vede la massima attenzione per lo sviluppo e il trasferimento di know how e tecnologie nei territori brasiliani, Apsti, l’Associazione dei Parchi scientifici e tecnologici italiani, che mette in rete oltre 30 Parchi diffusi sul territorio nazionale, attraverso il suo presidente Alessandro Giari, ha stretto un importante protocollo d’intesa con la Segreteria di Stato per lo Sviluppo, la scienza e la tecnologia, Sedect, del Pará e il Parco scientifico e tecnologico di Guamà: obiettivo sviluppare programmi di innovazione tecnologica al fine di rendere più competitiva l’industria del Governo del Pará grazie al trasferimento di tecnologie innovative a cura dei maggiori Pst italiani.

Temi chiave su cui attivare sin da subito la collaborazione: sviluppo delle città digitali, miglioramento e più efficace gestione dei Pst e incubatori e conseguentemente la crescita delle microimprese, sulla base di buone prassi, contribuendo a consolidare interventi di sviluppo locale integrato.

Il lavoro di apri pista in Brasile è stato svolto dal Polo Tecnologico di Navacchio che nel marzo 2009 ha avviato un importante lavoro di collaborazione che ha portato a siglare un accordo tra Polo Tecnologico di Navacchio, Suframa Sovraintendenza per la Zona Franca di Manaus, Sebrae fondazione Centro di trasferimento tecnologico per lo sviluppo delle piccole imprese, e Fucapi Centro di analisi, ricerca e innovazione tecnologica.

L’incarico è volto a favorire il trasferimento dell’esperienza sviluppata nei 10 anni di attività del Polo di Navacchio mediante un lavoro di formazione e affiancamento dei manager degli Incubatori di Manaus al fine di migliorarne il modello organizzativo e le modalità operative.

Elisabetta Epifori, direttore del Polo Tecnologico di Navacchio illustra le modalità operative: “Il percorso con il Brasile è iniziato operativamente nel 2010, prima con una indagine preliminare sullo stato dell’arte del sistema d’incubazione a Manaus. Il lavoro è poi proseguito in Brasile dove sono stati individuati e definiti parametri di identificazione e indici di monitoraggio del sistema di incubatori per accertare e valutare le modalità operative adottate e per poter tracciare le possibili linee di sviluppo delle attività e di evoluzione del modello organizzativo. È stato dato avvio a un percorso di formazione specialistica nel quale è coinvolto un gruppo di manager che saranno i protagonisti dello sviluppo delle attività finalizzate alla nascita e crescita di imprese innovative nel territorio brasiliano di Manaus”.

“L’attività di formazione e cooperazione prosegue anche nel 2011- continua il direttore del Polo Tecnologico di Navacchio- con l’attuazione di parametri di valutazione e di indici di performance, a cui si affianca un lavoro di interscambio tecnologico e imprenditoriale tra i sistemi di impresa con l’obiettivo di costruire e rafforzare un rapporto di cooperazione e collaborazione”.

Un accordo decisamente importante per il Polo di Navacchio e per le sue aziende come ci spiega Alessandro Giari presidente e amministratore delegato: “Grazie a questa collaborazione abbiamo avviato un percorso non solo di condivisione e riproducibilità di un modello organizzativo come quello del Polo e dell’incubatore, ma ci ha permesso anche di gettare le basi per promuovere una collaborazione fra le nostre imprese e le nascenti imprese brasiliane: realtà in forte sviluppo. Questa per noi è una forma di sostegno all’internazionalizzazione. Credo sia necessario cooperare fra sistemi diversi per essere più forti insieme sul mercato. Le piccole imprese, in particolare quelle piccole e giovani imprese hi-tech che rappresentano una scommessa per il futuro, da sole non ce la fanno a essere presenti sul mercato internazionale emergente, ma quello è il mercato di riferimento, importante e significativo per il futuro anche delle nostre tecnologie. Questa collaborazione con le istituzioni e gli organismi di promozione dello sviluppo economico brasiliano è un buon avvio e ci aspettiamo di vedere nei prossimi mesi risultati rilevanti e apprezzabili anche per l’interesse delle nostre aziende”.

Anche i manager brasiliani coinvolti nel progetto sono dello stesso avviso: “È per noi fondamentale – racconta Euler Guimaraes Menezes de Souza, coordinatore di Nepi incubatore di Fucapi Fondazione e Centro di analisi, ricerca e innovazione tecnologica – capire sul campo come vengono gestiti gli incubatori italiani, e l’accordo con Navacchio ci ha permesso oltre a questo anche di capire come migliorare l’offerta che faremo alle nostre aziende in Brasile”.

Fonte:
Innovazione
Gaia Orlandi