Il mercato aumenta la proiezione di espansione economica del Brasile al 2,68% nel 2024
11/09/2024
Pubblicato il 09/09/2024 – Di Andreia Verdélio – Giornalista presso Agência Brasil
Le previsioni del mercato finanziario per la crescita dell’economia brasiliana quest’anno sono aumentate dal 2,46% al 2,68%. La stima è stata pubblicata il 09 settembre nel Bollettino Focus, un’indagine diffusa settimanalmente a Brasilia dalla Banca Centrale (BC) con la proiezione dei principali indicatori economici.
La revisione al rialzo di 0,22 punti percentuali arriva dopo la pubblicazione del Prodotto Interno Lordo per il secondo trimestre dell’anno, che ha sorpreso ed è aumentato dell’1,4% rispetto al primo trimestre. Secondo l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE), rispetto al secondo trimestre del 2023, l’aumento è stato del 3,3%.
Per il 2025 le aspettative sul PIL aumentano dall’1,85% all’1,9. Per il 2026 e il 2027, il mercato finanziario prevede anche un’espansione del PIL del 2% per entrambi gli anni.
Nel 2023, superando anche le proiezioni, l’economia brasiliana è cresciuta del 2,9%, per un valore totale di 10,9 trilioni di R$, secondo IBGE. Nel 2022 il tasso di crescita era stato del 3%.
La previsione del tasso di cambio del dollaro è di 5,35 R$ per la fine di quest’anno. Alla fine del 2025, la previsione è che la valuta nordamericana raggiungerà i 5,30 R$.
Inflazione
In questa edizione di Focus, la previsione per l’Indice Generale dei Prezzi al Consumo Nazionale (IPCA), considerato l’inflazione ufficiale del Paese, nel 2024 è passata dal 4,26% al 4,3%. Per il 2025, la proiezione dell’inflazione è del 3,92%. Per il 2026 e il 2027 le previsioni sono rispettivamente del 3,6% e del 3,5%.
La stima per il 2024 è al di sopra dell’obiettivo di inflazione, ma ancora entro la tolleranza, che deve essere perseguita dalla BC. Definito dal Consiglio Monetario Nazionale (CMN), l’obiettivo è del 3% per quest’anno, con un intervallo di tolleranza di 1,5 punti percentuali al rialzo o al ribasso. In altre parole, il limite inferiore è dell’1,5% e il limite superiore è del 4,5%.
Dal 2025 entrerà in vigore il sistema di obiettivi continui, il che significa che il CMN non dovrà più definire ogni anno un obiettivo di inflazione. Il consiglio ha fissato il centro dell’obiettivo continuo al 3%, con un margine di tolleranza di 1,5 punti percentuali verso l’alto o verso il basso.
Nel mese di luglio, trainata principalmente dai prezzi della benzina, dei biglietti aerei e dell’elettricità, l’inflazione del Paese è stata pari allo 0,38%, dopo aver registrato lo 0,21% a giugno. Secondo l’IBGE, in 12 mesi, l’IPCA accumula il 4,5%, al limite superiore dell’obiettivo di inflazione.
Tasso di interesse
Per raggiungere l’obiettivo di inflazione, la Banca Centrale utilizza come strumento principale il tasso di interesse di base, il Selic, fissato al 10,5% annuo dal Comitato di Politica Monetaria (Copom). Di fronte ad un contesto esterno avverso e ad una crescente incertezza economica, nell’ultima riunione, a fine luglio, il BC ha deciso di mantenere il Selic, per la seconda volta consecutiva, dopo un ciclo di sette riduzioni durato da agosto 2023 a Maggio 2024.
Da marzo 2021 ad agosto 2022, il Copom ha alzato il Selic 12 volte consecutive, in un ciclo di stretta monetaria iniziato in un contesto di aumento dei prezzi di cibo, energia e carburante. Per un anno, da agosto 2022 ad agosto 2023, il tasso è stato mantenuto al 13,75% annuo, per sette riunioni consecutive. Con il controllo dei prezzi, la BC ha iniziato a tagliare il Selic.
Prima dell’inizio del ciclo ascendente, nel marzo 2021, il Selic era stato ridotto al 2% annuo, al livello più basso della serie storica iniziata nel 1986. A causa della contrazione economica generata dalla pandemia di covid-19, la Banca Centrale aveva abbassato il tasso per stimolare la produzione e il consumo. L’indice è stato al livello più basso della storia da agosto 2020 a marzo 2021. La prossima riunione del Copom è prevista per il 17 e 18 settembre di quest’anno.
Per il mercato finanziario il Selic dovrebbe risalire e chiudere il 2024 all’11,25% annuo. Entro la fine del 2025, si stima che il tasso di base scenderà al 10,25% annuo. Per il 2026 e il 2027, la previsione è che sarà ridotto, ancora una volta, rispettivamente al 9,5% annuo e al 9% annuo.
Quando il Copom aumenta il tasso di interesse di base, lo scopo è quello di contenere la domanda surriscaldata, e questo ha un impatto sui prezzi perché tassi di interesse più elevati rendono il credito più costoso e incoraggiano il risparmio. Ma, oltre al Selic, le banche considerano altri fattori nel definire gli interessi addebitati ai consumatori, come il rischio di inadempienza, il profitto e le spese amministrative. Pertanto, tassi più elevati possono anche rendere difficile l’espansione dell’economia.
Quando il tasso Selic viene ridotto, la tendenza è che il credito diventi più economico, incoraggiando la produzione e il consumo, riducendo il controllo sull’inflazione e stimolando l’attività economica.
Fonte: Agência do Brasil