Il G7: «Crescita solida ma rischio petrolio»
09/01/2009
«Il caro greggio contro l’espansione». Invito alla Cina a sganciare lo yen dal dollaro e all’Argentina a rinegoziare il debito
WASHINGTON – «L’espansione globale resta robusta e lo scenario continua a puntare verso una crescita solida per il 2005». Con queste parole il G7 esprime fiducia e ottimismo sullo scenario economico internazionale, pur sottolineando che «le sfide restano». A preoccupare i sette grandi, si legge nel comunicato finale, sono i prezzi del petrolio, che «si muovono in senso contrario all’espansione», e gli squilibri sulla crescita, che procede «in modo meno bilanciato rispetto a prima».
ALL’ARGENTINA – I ministri finanziari e i governatori della banche centrali del G7 invitano l’Argentina a rinegoziare la ristrutturazione del debito anche con quella parte di creditori che non ha accettato l’offerta, «in linea con le indicazioni fornite dal Fondo monetario internazionale».
CAMBI – Il G7 «riafferma» nel comunicato finale il messaggio sui cambi: «I cambi devono riflettere i fondamentali dell’economia: l’eccesso di volatilità e i movimenti disordinati non sono desiderabili per la crescita economica». Ritorna anche la frase che indirettamente invita la Cina a sganciare lo yuan dal dollaro: «Sottolineiamo – si legge nella nota – che una maggiore flessibilità sui cambi è desiderabile per grandi Paesi di grandi aree che mancano di tale flessibilità».
Corriere della Sera
17 aprile 2005