Il Ftse Mib consolida sopra 22.000 punti, debole Luxottica

12/09/2017

Milano Finanza – 12 settembre 2017

Il Ftse Mib consolida sopra 22.000 punti, debole Luxottica

Borse Ue in rialzo dopo che il consiglio di sicurezza Onu ha deciso all'unanimità un inasprimento delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord. Euro sotto 1,20 dollari e prezzo del petrolio in calo. In evidenza Fincantieri e Banco Bpm, in rosso Luxottica con l'Antitrust Ue preoccupata per la fusione con Essilor

di Francesca Gerosa

Borse europee in rialzo dopo che il consiglio di sicurezza Onu ha deciso all'unanimità un inasprimento delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord in risposta al sesto e più potente test nucleare condotto da Pyongyang lo scorso 3 settembre, mettendo al bando le esportazioni tessili e imponendo un limite alle importazioni di greggio.

Il prezzo del petrolio scende, appesantito dalla riduzione delle domanda per effetto dell'uragano Irma, mentre gli impianti di raffinazione danneggiati dall'uragano Harvey riprendono l'attività. Il Brent cede lo 0,20% a 53,73 dollari il barile e il Wti arretra dello 0,10% a 48,02 dollari il barile. Il dollaro mantiene i guadagni messi a segno ieri su euro e yen in un clima complessivamente più favorevole al rischio, in assenza di notizie negative dalla Corea del Nord e dall'indebolimento dell'uragano Irma. Al momento l'euro scambia a 1,1967 dollari, in allontanamento dal picco da gennaio 2015 di 1,2092 dollari segnato venerdì scorso; il biglietto verde è stabile sullo yen a 109,404.

Lo spread Btp/Bund riparte da quota 163 punti base e da un rendimento del decennale italiano all'1,96%. Sarà probabilmente in lieve rialzo il rendimento del Bot a 12 mesi in asta questa mattina. Ieri in chiusura sul mercato grigio di Mts, il titolo scambiava al rendimento del -0,317%, sopra il livello dell'asta di metà agosto (-0,337%), che già aveva segnato un rialzo rispetto al minimo storico di luglio (-0,352%). L'offerta è di 6,5 miliardi su 6,75 di buoni in scadenza.

Per la seduta odierna ci sono, inoltre, in calendario l'offerta di 500 milioni di indicizzati tedeschi con scadenza aprile 2046 e le aste a breve spagnole, con titoli a 6 e 12 mesi messi a disposizione fino a 5,5 miliardi. In più potrebbe tenersi già oggi il nuovo sindacato austriaco, incaricato del lancio di un titolo quinquennale, ma anche di studiare una possibile emissione a 100 anni.

A Piazza Affari l'indice Ftse Mib sale dello 0,34% a quota 22.208 punti. In evidenza Fincantieri (+2,59% a 1,07 euro) con Italia e Francia che puntano a un'intesa nella cantieristica navale che possa sanare la frattura per il deal su Fincantieri-Stx, da finalizzare al bilaterale di fine settembre. E' quanto è emerso al termine della riunione a Roma tra il ministro francese dell'Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, e i ministri del Tesoro e dell'Industria, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda.

In rosso, invece, Luxottica (-1,86% a 49 euro) perché il progetto di fusione da 46 miliardi di euro con il primo produttore di lenti, Essilor, preoccupa le autorità antitrust Ue che informeranno le due società in settimana, secondo una fonte vicina alla situazione. La reazione negativa dei clienti di Essilor, che ha influenzato le vendite del primo semestre del gruppo francese, ha sollevato i timori tra gli analisti sulla possibilità che alle due società siano richieste sostanziose concessioni per soddisfare le autorità antitrust.

Le due società hanno chiesto il via libera della Commissione europea il 22 agosto e da quella data l'autorità antitrust sta raccogliendo le opinioni di concorrenti e clienti. L'Europa è una delle cinque giurisdizioni le cui approvazioni rappresentano condizioni sospensive per il closing dell'operazione, oltre a Stati Uniti, Canada, Brasile e Cina. La Commissione Ue, la cui decisione sull'operazione è attesa entro il 26 settembre, ieri non ha voluto commentare quest'indiscrezione, ma nei giorni scorsi la commissaria Ue, Margrethe Vestager, ha detto che la fusione tra Luxottica e Essilor richiederà un attento esame da parte delle autorità antitrust Ue, aggiungendo che è troppo presto per dire se il via libera richiederà importanti concessioni.

"A seguito di un'analisi approfondita dell'argomento, il deal potrebbe richiedere più tempo di quello previsto per essere chiuso: i primi mesi del 2018 rispetto alla fine del 2017. Manteniamo comunque un rating positivo su Luxottica: accumulate con un target price a 56,69 euro", affermano gli analisti di Banca Akros. Luxottica rimane comunque confidente della positiva chiusura del deal. "Ad oggi non ci risultano richieste di rimedi da parte delle autorità che hanno già approvato il deal, da ultime Sud Africa e Nuova Zelanda, ma mancano ancora le valutazioni dei 5 Paesi più rilevanti che costituiscono la "condizione precedente" per il deal: Europa, Usa, Cina, Brasile e Canada", confermano gli analisti di Equita che sull'azione Luxottica hanno un rating buy e un target price a 5 euro.

Rialzo frazionale per Telecom Italia (+0,57% a 0,7915 euro) con Vivendi che sarebbe pronta a bruciare sui tempi il comitato sui poteri speciali, che avrebbe maturato la convinzione dell'obbligo di notifica della posizione dei francesi in TI. Mentre la Consob, secondo fonti di stampa, ha comunicato che nei comitati interni che sostengono l'attività del consiglio di amministrazione dovrebbero sedere solo personalità "indipendenti".

Sull'altro fronte, Mediaset  (stabile a quota 3,09 euro), Vivendi  ha depositato all'Agcom la proposta per venire incontro alla delibera dello scorso aprile con cui l'Autorità per le comunicazioni ha vietato ai francesi di detenere quote superiori al 9,99% in Telecom Italia e in Mediaset , dando un anno di tempo per mettersi in regola. E se Enel (+0,29% a 5,26 euro) beneficia del fatto che Morgan Stanley ha alzato il target price su Enel da 4,8 a 5,5 euro, confermando il rating overweight, Eni  (+0,07% a 13,57 euro) è frenata dalla notizia che è indagata come persona giuridica in un'inchiesta condotta dalla procura di Milano che ipotizza il reato di corruzione internazionale nell'ambito degli accordi sottoscritti dal gruppo in Congo con il ministero degli Idrocarburi dal 2013 al 2015.

Da parte sua Eni  ha precisato di aver "ricevuto e preso atto dell'informazione di garanzia e fornito tutta la documentazione richiesta dalla Procura di Milano". Acquisti sulle banche, in particolare su Banco Bpm (+0,96% a 3,156 euro) e su Ubi (+0,82% a 3,93 euro). Per il resto, Caltagirone Editore  segna un +0,45% a 1,34 euro. A fine agosto il fondo Amber ha alimentato ulteriormente la propria quota nel gruppo editoriale, ora vicina, ma sotto, al 10% del capitale, secondo una fonte vicino alla situazione, mentre è in corso l'opa di Chiara Finanziaria che ha aumentato il corrispettivo dell'offerta pubblica di acquisto da 1 a 1,22 euro, dopo averne prorogato il periodo di 10 giorni al 18 settembre. Ben impostata, infine, Marr  (+0,46% a 22 euro) con la società Inalca Food&Beverage che ha comprato due società australiane e ne farà un polo distributivo per i prodotti alimentari italiani.

Fonte: https://www.milanofinanza.it/news/il-ftse-mib-consolida-sopra-22-000-punti-debole-luxottica-201709120822107567