Il Financial Times promuove il Governo italiano
24/10/2008
Il prestigioso quotidiano approva le misure intraprese per proteggere le piccole e medie imprese dall'impatto della crisi finanziaria
"Il governo italiano di centro-destra si è mosso per proteggere le piccole e medie imprese dall'impatto della crisi finanziaria approvando un piano di supporto al commercio estero da 130 milioni di euro". È quanto scrive oggi il Financial Time s in un articolo firmato dal corrispondente da Roma, Guy Dinmore.
"Il programma – denominato 'promozione, investimenti e assicurazione' – è stato presentato da Adolfo Urso, sottosegretario allo sviluppo economico, con Simest, un'organizzazione pubblica che supporta le aziende attive all'estero, e Sace, la società di credito e assicurativa statale".
L'ICE assicurerà 100 milioni di euro, mentre i restanti 30 milioni arriveranno dal settore privato. Questi fondi saranno destinati a supportare i prodotti del Made in Italy sul mercato europeo, americano e giapponese, per creare nuove opportunità in Russia, Europa dell'Est e Paesi del Golfo.
Simest, che ha partecipato nello start up di oltre 400 attività italiane all'estero, aumenterà la sua partecipazione nel fondo statale di Venture Capital. Massimo D'Aiuto, amministratore delegato ha sottolineato che "Simest offrirà supporto fondamentale al sistema manifatturiero italiano e che la società è pronta a mantenere le proprie partecipazioni nelle aziende italiane oltre i canonici 8 anni, a tagliare il costo del capitale di un quarto di punto al 4% e a incrementare l'ammontare di prestiti a sconto offerti". Sace fornirà ulteriori 9 miliardi di euro di crediti garantiti, 5 miliardi dei quali per prodotti industriali come i macchinari e 4 miliardi per i beni di consumo.
"In questo modo le banche non hanno alcuna giustificazione per chiudere le linee di credito alle piccole e medie imprese", ha specificato Urso al Financial Times. "Le aziende italiane non devono ritirarsi dai mercati globali perché il sistema italiano è pronto a supportarle". Le Pmi in Italia, molte delle quali a conduzione familiare e con fino a un massimo di 250 addetti, impiegano circa due terzi della forza lavoro nazionale.
Fonte:
ItalPlanet News