Il Brasile vuole le armi: sconfitto referendum
09/01/2009
Si chiedeva la proibizioni del commercio delle armi personali
A favore del sì governo, massimi esponenti locali di varie religioni (cattolici, evangelisti ed ebrei) e organizzazioni sociali
BRASILIA – I brasiliani hanno votato a favore del commercio delle armi. Il referendum che mirava alla proibizione del commercio delle armi da fuoco è stato seccamente sconfitto con circa il 64% di no. Il risultato è in parte clamoroso perché a favore della proibizioni si erano schierati il governo, i massimi esponenti locali di varie religioni (cattolici, evangelici ed ebrei) e
Si è votato anche nella prigione di Marituba (Reuters)
molte organizzazioni sociali. Ma la sfiducia nelle istituzioni, il ruolo sempre più violento di una polizia in gran parte corrotta e l’avanzare della delinquenza, hanno contato di più degli appelli al disarmo. Alta l’affluenza al voto, anche grazie alle urne elettroniche: ha votato l’87% degli aventi diritto al voto. «È comunque una vittoria della democrazia e della popolazione, che ha potuto esprimere la propria scelta direttamente», ha commentato il presidente Lula, che si era esposto per il sì.
Si è trattato del primo referendum al quale è chiamata la popolazione brasiliana, e del maggior referendum con voto elettronico mai realizzato al mondo.
Fonte:
Corriere della Sera
24 ottobre 2005