Il Brasile lancia le ambasciate del clima
22/06/2010
La diplomazia brasiliana scopre un nuovo linguaggio, quello del clima e delle sue emergenze, un settore nuovissimo ma estremamente importante per la politica estera del Paese del samba. Il governo Lula ha infatti dato il via libera alla creazione di sette nuove rappresentanze diplomatiche. Motivo? Rafforzare i rapporti diplomatici su una questione essenziale per il pianeta. Quella dell’applicazione del protocollo di Kyoto con relativa sezione dedicata al mercato delle quote legate all’emissione dei gas serra.Un tema che sta a cuore all’Itamaraty, l’equivalente della nostra Farnesina, poiché il Brasile ospita al suo interno buona parte di quello che è considerato il polmone verde del pianeta, ovvero la foresta amazzonica.
E così ecco nascere le prime ambasciate green del mondo. Rappresenteranno il Brasile in paesi lontanissimi come la Repubblica di Nauru, in pieno Oceano Pacifico, un’isola minuscola che si estende per appena una ventina di chilometri quadrati con diecimila abitanti, considerata la repubblica indipendente più piccola del mondo oppure nell’arcipelago di Palau, in Micronesia.
Ogni nuova ambasciata avrà consulenti scientifici che lavoreranno con i diplomatici per affrontare le questioni ambientali legate prevalentemente al clima.
Perché queste isole e non altre? Perché appoggiano da tempo il Brasile nello sforzo di limitare la vendita di crediti di emissioni di carbonio nei casi non contemplati dal Protocollo di Kyoto.
Fonte:
Panorama.it
Paolo Manzo