Il 28 maggio al voto 15 milioni di italiani
09/01/2009
Guida alle prossime elezioni amministrative
Elegono i presidenti della Regione Sicilia, di 8 province e i sindaci di 1268 Comuni tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli e Cagliari
ROMA – Non è ancora finita la fase «calda» del dopo voto per le politiche, ma già si deve guardare al prossimo e vicinissmo appuntamento con le elezioni amministrative.L’Italia torna infatti alle urne domenica 28 maggio lunedì 29 maggioper le elezioni del presidente della Regione e dell’assemblea regionale siciliana, dei presidenti e dei consigli di 8 Province, e dei sindaci e dei consigli di 1268 Comuni (di cui 26 capoluoghi di provincia, cinque anche capoluoghi di Regione: Roma, Milano, Torino, Napoli e Cagliari). Le operazioni di scrutinio, ha reso noto il Ministero dell’Interno, avranno inizio lunedì 29 maggio, al termine delle operazioni di voto e di riscontro del numero dei votanti. In caso di effettuazione del turno di ballottaggio per l’elezione dei presidenti di provincia e dei sindaci di comuni, si voterà domenica 11 giugno, sempre dalle ore 8 alle 22, e lunedì 12 giugno, dalle 7 alle 15.
■ Comunali: le cinque sfide principali
COME SI VOTA PER LE PROVINCIALI – Si potrà esprimere il proprio voto con la scheda gialla: tracciando un solo segno sul rettangolo contenente il nome e cognome del candidato alla carica di presidente. In tal modo, il voto si intenderà attribuito solo al candidato presidente; tracciando un solo segno o sul contrassegno relativo ad uno dei candidati al consiglio provinciale o sul nominativo del candidato medesimo. In tal modo, il voto si intenderà attribuito sia al candidato consigliere che al candidato alla carica di presidente collegato; tracciando un segno sia sul rettangolo contenente il nominativo del candidato presidente, sia sul contrassegno relativo ad uno dei candidati consiglieri collegati o sullo stesso nominativo del candidato consigliere medesimo. In tal modo, il voto si intenderà attribuito tanto al candidato alla carica di presidente che al candidato consigliere facente parte del gruppo o di uno dei gruppi collegati.
NEI COMUNI CON PIÙ DI 15 MILA ABITANTI – Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti di regioni a statuto ordinario (scheda azzurra) si potrà esprimere il proprio voto: tracciando un solo segno sul nominativo del candidato alla carica di sindaco o sul rettangolo che contiene il nominativo stesso. In tal modo, il voto si intenderà attribuito solo al predetto candidato sindaco; tracciando un solo segno sul contrassegno di una delle liste di candidati al consiglio comunale collegate a taluno dei candidati alla carica di sindaco, in tal modo, il voto si intenderà attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato; tracciando un segno sia su uno dei contrassegni di lista che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata. In tal modo, il voto si intenderà parimenti attribuito tanto al candidato sindaco che alla lista ad esso collegata; tracciando un segno di voto sul rettangolo recante il nominativo alla carica di sindaco ed un altro segno di voto su una lista di candidati consiglieri non collegata al candidato sindaco prescelto (c.d. voto disgiunto). Si potrà anche manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta, senza dover apporre alcun altro segno di voto sul relativo contrassegno, sempre che l’elettore non si sia avvalso della facoltà del c.d. voto disgiunto, cioè di esprimere il voto per un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista del candidato consigliere prescelto.
NEI COMUNI FINO A 15 MILA ABITANTI – Nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti di regioni a statuto ordinario (scheda azzurra), si potrà esprimere il proprio voto: tracciando un solo segno di voto sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco; tracciando un solo segno di voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere; tracciando un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata. In tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia in favore del candidato alla carica di sindaco sia in favore della lista ad esso collegata. Si potrà altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando sull’apposita riga stampata sulla scheda il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista compresa nel medesimo riquadro, senza dover apporre alcun altro segno di voto sul relativo contrassegno. In tal modo, il voto sarà attribuito, oltre che al singolo candidato a consigliere comunale, anche alla lista cui il candidato medesimo appartiene nonchè al candidato alla carica di sindaco collegato con la lista stessa.
CORPO ELETTORALE – Considerando una volta sola gli enti interessati a più tipi di consultazioni regionali e amministrative, il numero complessivo di elettori sarà di 14.970.643, di cui 7.166.710 maschi e 7.803.933 femmine, per 17.799 sezioni. Le elezioni regionali in Sicilia riguardano 4.560.907 elettori, di cui 2.205.462 maschi e 2.355.445 femmine. le sezioni saranno 5288. Le elezioni in 8 province 3.051.661 elettori, 1.468.658 maschi e 1.583.003 femmine con 3812 sezioni. Al voto in 1268 comuni andranno 12.444.299 elettori, 5.952.158 maschi e 6.492.141 femmine; 14.659 le sezioni. I dati sono suscettibili di variazione perla revisione straordinaria delle liste elettorali.
TESSERE ELETTORALI – Il Viminale ricorda che per poter votare si dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che saranno aperti nei cinque giorni antecedenti le elezioni dalle ore 9 alle 19 e per tutta la durata delle operazioni di voto.
Fonte:
Corriere della Sera
01 maggio 2006