I militari all’estero potranno votare?

09/01/2009

“Si tratta di un diritto sacrosanto del quale non deve essere privato”

Roma – Alle prossime elezioni politiche i militari che si trovano all’estero, impegnati in missioni di pace, devono essere messi in grado di esprimere il proprio voto, come tutti gli altri cittadini italiani. La pensa così il Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, che ritiene inammissibile il fatto che ciò non sia ancora previsto dalle normative vigenti.

“Si tratta di un diritto sacrosanto del quale non deve essere privato” chi, a rischio della propria vita, serve la Patria per fini alti e nobili. A tale scopo occorre prevedere e organizzare la costituzione di seggi presso i reparti militari e inviare poi, per corrispondenza, le schede in Italia “affinché vengano scrutinate nelle sezioni elettorali presso i Comuni di residenza degli elettori”.

In questo modo, si consentirà l’espressione del voto a questa categoria, che conta all’estero circa 11mila presenze e “che tanto è cara al cuore di tutti gli italiani”.

Fonte:
Notiziario NIP – News ITALIA PRESS agenzia stampa – N° 217 – Anno XII, 14 novembre 2005