Fusione Autostrade-Abertis. La Ue esaminerà le ragioni del no

09/01/2009

La Commissione Europea esprimerà un giudizio sulla posizione italiana dopo aver esaminato la nota di Padoa-Schioppa e Di Pietro

BRUXELLES – La Commissione europea vuole analizzare le motivazioni per cui il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa e quello delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, hanno bocciato la fusione Autostrade-Abertis.

“Vogliamo esaminare le ragioni che hanno portato al blocco dell’operazione, prima di commentare” ha detto il portavoce dell’esecutivo Ue, Mark Gray, interpellato sulla questione. Trattandosi di una fusione di dimensioni comunitarie, spiegano fonti di Bruxelles, è normale che Bruxelles intenda studiare i motivi per cui il governo ha bloccato l’operazione italo-spagnola.

Nelle scorse settimane i gruppi avevano già avviato la fase di prenotifica della fusione a Bruxelles, inviando un memorandum informale con l’auspicio di giungere alla notifica formale dell’operazione entro la prima settimana di settembre.

La fusione, secondo il giudizio congiunto di Padoa-Schioppa e Di Pietro, risulta “non conforme con gli impegni previsti nella convenzione stipulata tra Anas ed Autostrade per l’Italia”. E tale giudizio, ha precisato oggi Di Pietro, è definitivo: “Per me la questione è chiusa”.

“Da parte nostra – ha aggiunto il ministro – si trattava di dare il via libera o meno all’operazione come, per altro, ci era stato richiesto dal Consiglio di Stato. E’ sotto il profilo della legittimità che abbiamo esaminato i presupposti che ci hanno portato a dire no alla fusione e, di conseguenza, a escludere l’autorizzazione”. Infatti, ha ricordato Di Pietro, “quando fu fatta la privatizzazione era previsto che la società concessionaria non poteva essere partecipata da società di costruzioni. E nel caso di Abertis c’è appunto la partecipazione della Acs, che è proprio una società di costruzioni di strade. Ecco. Questo è di per sè il motivo dello stop. Quindi, per me, il dossier è chiuso”.

Fonte:
La Repubblica